Nicasio Moncada sarebbe stato alla guida di un mini escavatore mentre eseguiva lavori di bonifica del terreno.
Un altro tragico incidente sul lavoro si è verificato in Sicilia, questa volta a Termini Imerese. Un operaio di Sciara, di 44 anni, Nicasio Moncada, ha perso la vita nella zona di Fiumetorto, in contrada Canne Masche.
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La dinamica dell’incidente sul lavoro a Termini Imerese
In base alle prime informazioni, l’uomo sarebbe stato alla guida di un mini escavatore mentre stava eseguendo dei lavori di bonifica in un terreno, quando sarebbe crollato un traliccio che lo ha travolto.
Questo sarebbe finito sulla cabina. L’impatto, violentissimo, non gli ha lasciato scampo. Per l’uomo, infatti, non c’è stato nulla da fare. Sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco che lo hanno estratto dal mezzo. Nonostante i vari tentativi di rianimazione i soccorsi non hanno potuto fare altro che dichiararne la morte. I carabinieri indagano per ricostruire cosa sia successo.
Il cordoglio
La prematura morte di Nicasio Moncada nell’incidente sul lavoro avvenuto a Termini Imerese ha addolorato l’intera comunità, soprattutto quella di Sciara. Diversi i messaggi di cordoglio sui social, eccone alcuni.
“Non ci sono parole. Nicasio gigante buono veglia sul tuo bambino e sulla tua famiglia. Notizie strazianti. Condoglianze alla famiglia Moncada-Polizzano. Non ci sono parole, solo tanta tristezza”.
“Non ho parole, si esce di casa per poter portare un pezzo di pane a casa e succede l’inferno 🙏😔 mi dispiace condoglianze a tutta la famiglia”.
Incidenti sul lavoro, la tragica situazione in Sicilia
Tra gennaio e luglio scorsi, secondo i dati forniti dall’Inail, le denunce di infortunio nell’Isola in questo specifico settore sono arrivate ad un totale di 1.013, 112 in più rispetto allo stesso periodo del 2023. L’incremento è stato, quindi, del 12,3%, cifra che porta l’Isola al settimo posto in termini di incidenza sul totale nazionale, che ha registrato un totale di 21.552 denunce.
Per tentare di arginare un fenomeno così drammatico e devastante per moltissime famiglie italiane è stata introdotta la cosiddetta “patente a crediti”, da richiedere in questo mese di ottobre, attraverso il portale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro (Inl). Visti i possibili problemi tecnici, considerato che dovranno essere circa 830 mila le imprese del comparto casa a presentare l’istanza, è possibile inviare una autocertificazione per mezzo posta elettronica certificata, che andrà a costituire, per tutto il mese di ottobre, una modalità alternativa all’inserimento della domanda sul portale. Operazione, quest’ultima, che comunque dovrà essere eseguita entro la fine del mese, pena l’impossibilità da parte degli operatori di questo comparto di continuare a lavorare nei cantieri temporanei o mobili a partire dal primo novembre.