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No al pignoramento, le Terme tornano al Comune di Termini Imerese

redazione

No al pignoramento, le Terme tornano al Comune di Termini Imerese

Gioacchino D’Amico  |
giovedì 20 Giugno 2024

Intesa tra l’Amministrazione di Termini Imerese e la Solfin, società che vanta un credito di 2,3 milioni di euro nei confronti dell’Ente. Scongiurata la vendita all’asta del complesso termale

TERMINI IMERESE (PA) – Giunge a un punto di svolta la travagliata vicenda del complesso termale. Secondo quanto annunciato dal Comune guidato dalla sindaca Maria Terranova, il procedimento relativo al pignoramento del Grand Hotel delle Terme non procederà oltre, grazie all’intesa raggiunta dall’Amministrazione con la Solfin Spa, società che ha avuto in gestione la struttura fino al 2019.

Un contenzioso lunghissimo, quello con la società in questione, la quale ha dichiarato di vantare nei confronti dell’Ente un credito di 2,3 milioni di euro. Una pretesa che ha condotto proprio alla procedura esecutiva per la vendita all’asta dei beni appartenenti al Comune.

La fine alla triste vicenda del pignoramento del Grand Hotel delle Terme

In una comunicazione affidata ai social, la sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova, ha affermato che, all’epoca dei fatti, il pignoramento era iniziato perché il Consiglio comunale di allora aveva votato in modo tale che il Grand Hotel delle Terme costituisse un bene alienabile. Gli ultimi sviluppi, però, porterebbero all’archiviazione definitiva della faccenda. Infatti, ha spiegato Terranova: “Io e Lorenzo Forello (l’amministratore unico della Solfin, nda) abbiamo raggiunto un’intesa volta a mettere la parola fine sulla triste vicenda del pignoramento dell’intero complesso termale”.

“Abbiamo lavorato intensamente e in silenzio – ha aggiunto la sindaca Terranova – con lo scopo di riportare a casa il Grand Hotel delle Terme e il complesso termale nella sua interezza”. E ha definito quella dell’intesa come una giornata “storica”.

La riacquisizione delle Terme

La battaglia per la riacquisizione delle Terme, ha compiuto progressi significativi anche grazie alla decisione della Giunta comunale che, per la prima volta, ha dichiarato il complesso termale come bene appartenente al demanio culturale. Questo significa che, una volta liberato, il Grand Hotel delle Terme non potrà più essere oggetto di pignoramenti.

“In questi anni – ha dichiarato Terranova – abbiamo sempre mediato e non abbiamo mai abbandonato la via del dialogo con l’ex gestore, Lorenzo Forello”. La prima cittadina di Termini Imerese ha poi voluto precisare che lo stesso Forello, al termine di diversi incontri e di una lunga trattativa, ha deciso spontaneamente di rinunciare al pignoramento del complesso termale.

Tale rinuncia, avvenuta davanti al pericolo di un’imminente vendita all’asta del sito, consente all’Amministrazione di ritornare nella piena disponibilità dei beni pignorati e di poter provvedere alla loro valorizzazione nel quadro delle attività turistiche locali.

La partita più importante, quella della gestione delle Terme

Una volta ufficializzata la rinuncia, infatti, comincerà la partita più importante, quella della gestione. Per questo l’Amministrazione comunale dovrà lavorare, come è stato affermato dalla stessa Terranova “per costruire un bando che miri alla valorizzazione di tutto il complesso termale e che punti a una nuova, grande gestione”.

“Altra partita – ha poi aggiunto la prima cittadina – sarà quella per il riottenimento della concessione delle acque termali dalla Regione”. Acque pressocché uniche: “Esistono solo in due posti, Termini Imerese e Salsomaggiore”.

Resta comunque da sottolineare, come opportunamente precisato dal Comune di Termini Imerese, che l’accordo raggiunto con la Solfin e la conseguente rinuncia, non valgono a porre fine a tutti gli aspetti della controversia. A chiudersi è soltanto ciò che riguarda l’azione esecutiva sugli immobili ma, per il resto, non viene meno il giudizio di merito pendente e relativo alla determinazione del “quantum” ancora dovuto.

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