"Una misura che permetterà di riqualificare il patrimonio abitativo termitano", ha detto la sindaca Maria Terranova.
Inaugurato a Termini Imerese il primo cantiere Superbonus 110, l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio, che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, interventi antisismici, installazione di impianti fotovoltaici o infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
“E’ un momento particolare, oserei storico, perché si inaugura il primo cantiere Superbonus 110 – ha commentato la sindaca Maria Terranova – Una misura che permetterà di riqualificare il patrimonio abitativo termitano. Questo è il primo di una quindicina di cantieri attivi su Termini Imerese, e ce ne sono altri cento circa in lavorazione. Da oggi – ha aggiunto – parte questa grandissima operazione che possiamo definire di riqualificazione energetica del patrimonio abitativo termitano e di questo siamo felicissimi”.
La prima cittadina ha voluto ringraziare e rendere merito all’impresa di costruzioni Speciale Andrea, la NT srl Ingegneria e servizi che si è occupata della progettazione e della direzione dei lavori e l’ingegnere Vincenzo Torregrossa. All’evento era presente anche il sottosegretario di Stato al ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri: “Ho letto, su alcuni organi di stampa, alcuni numeri molto positivi. Da inizio anno, un più 400% rispetto all’anno scorso, nello stesso periodo, per il settore dell’edilizia e della ristrutturazione. Un giro di soldi che si aggira attorno al miliardo di euro. Questo si traduce – ha sottolineato Cancelleri – in sviluppo economico ma, soprattutto, in posti di lavoro e ricchezza che in questo momento sono la cosa più importante che dobbiamo realizzare”. Il politico nisseno ha aggiunto quanto il Governo avesse ben chiaro quando ha fatto partire la misura del Superbonus 110.
Un’operazione che sarebbe stata detonante. L’obiettivo non era la riqualificazione degli edifici da un punto di vista della modernità, ma della riqualificazione energetica. “Questo palazzo, agli inquilini che lo abitano – ha spiegato – darà bollette meno care, una qualità della vita migliore e soprattutto si consumerà meno energia e si disperderà meno calore”. Finanziare ulteriormente questa misura ma, soprattutto, prorogarla nel tempo, devono essere i prossimi obiettivi del Governo. “Credo che si possa già parlare di un intervento prorogabile al 2026, per un importo che deve almeno aggirarsi intorno ai 30 miliardi di euro. Questo, insieme al Recovery plan e, quindi, al Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza), deve servirci per fare uscire la popolazione fuori dalla crisi economica che ne scaturisce dal coronavirus”, ha concluso l’ex viceministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Mario Catalano