Si tratta di una vicenda nell'aria da tempo, con Schifani che vedrà dunque ampliati i propri poteri.
E’ arrivato il via libera dal Senato ai poteri speciali al Presidente della Regione Renato Schifani per fare i termovalorizzatori in Sicilia. Si tratta di una vicenda nell’aria da tempo, con Schifani che vedrà dunque ampliati i propri poteri.
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In precedenza, i poteri di Renato Schifani in questo settore erano compresi nella progettazione e nell’approvazione del piano rifiuti regionale. Con questo nuovo “incarico”, la posizione di Renato Schifani si allinea a quella del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per quanto riguarda la gestione dell’emergenza rifiuti nella città capitolina.
Il piano termovalorizzatori in Sicilia: cantiere entro il 2026
Come noto, da tempo c’è già un piano comune tra Regione e Ministero per quanto riguarda i termovalorizzatori, che però dovrebbe partire non prima della fine del 2024. Per la realizzazione, inoltre, serviranno due anni di lavoro, con un vero e proprio cantiere aperto – nel caso di immediate approvazioni burocratiche – nel 2026.
Intervenuto sul tema lo scorso 6 di agosto, il presidente della Regione Renato Schifani aveva spiegato: “Sappiamo che il percorso è delicato e vogliamo evitare ogni contestazione procedurale. Contiamo di individuare il progetto di massima entro fine anno, per andare a gara tra fine 2024 e inizio 2025: le aree sono state individuate e vigilerò in prima persona sulla realizzazione“.
Benissimo! Era ora! I termovalorizzatori sono indispensabili per innestare il ciclo virtuoso dell’economia circolare. Per questo sono espressamente previsti dalla normativa europea e nazionale di recepimento (c.d.. codice dell’ambiente). Le stesse invocate dagli ananalfambientalisti de’ noantri contro questi impianti, evidentemente perché non l’hanno letta o non l’hanno capita.