“Ad ulteriore garanzia della correttezza dell’intero procedimento, abbiamo chiesto all’Autorità nazionale anticorruzione di attivare la vigilanza collaborativa in materia di contratti pubblici, assicurando che tutte le operazioni siano condotte con il massimo livello di trasparenza e legalità”. Sono le parole usate ieri da Renato Schifani a margine della firma dell’accordo stipulato dalla Regione Siciliana con Invitalia, l’agenzia governativa che fornirà assistenza nel percorso che dovrà portare all’individuazione delle società che dovranno realizzare i due termovalorizzatori a Palermo e Catania. Il presidente si è detto soddisfatto e ha rimarcato la volontà di mettere il massimo impegno affinché le procedure – in ballo ci saranno 800 milioni di euro di fondi pubblici – si svolgano nella massima chiarezza.
Uomini di fiducia
In questo percorso, la pubblica amministrazione regionale farà affidamento – nella veste di responsabile unico del procedimento – di uno tra i dirigenti che in questi anni sono stati maggiormente coinvolti nelle strategie con cui la Regione ha affrontato i principali problemi che interessano l’isola: dalla Protezione civile alla siccità, fino ai rifiuti. Si tratta di Salvo Cocina, attualmente a capo dell’Ufficio speciale per la valorizzazione energetica e la gestione del ciclo dei rifiuti, istituito la scorsa primavera in seguito alla decisione del governo Meloni di assegnare a Schifani i poteri commissariali. Il motivo per cui Cocina sarà il Rup che seguirà le procedure legate ai termovalorizzatori va oltre le competenze dell’ingegnere ed è legato all’assenza di altre figure all’altezza del compito, tra quelle perlomeno che nei mesi scorsi si erano fatte avanti.
L’atto d’interpello
A ottobre scorso, quando ancora Schifani doveva firmare l’ordinanza con cui è stato varato il nuovo piano regionale dei rifiuti – lo strumento che pianifica il fabbisogno di impianti nell’isola, introducendo la previsione di due termovalorizzatori per la gestione annuale di 600mila tonnellate di indifferenziata –, l’Ufficio speciale per la valorizzazione energetica e la gestione del ciclo dei rifiuti ha pubblicato un atto di interpello rivolto al personale interno della Regione. “Il commissario straordinario deve procedere alla realizzazione di due interventi per un importo di 400 milioni a intervento – veniva riportato nell’avviso – Si rende pertanto necessario avviare una ricognizione estesa a tutto il personale tecnico della Regione al fine di individuare un tecnico di comprovata esperienza nel settore, cui affidare l’incarico di responsabile unico del progetto”. Tra i requisiti richiesti c’erano il possesso di idonei titoli di studio – ovvero una laurea magistrale o specialistica tecnico-giuridica attinente alle materie oggetto della procedura –, un’esperienza quinquennale nel settore dei lavori pubblici, in particolare in procedure di programmazione, progettazione, affidamento o esecuzione di appalti o concessioni relative a termovalorizzatori e impiantistica rifiuti, e infine un’adeguata competenza come project manager.
Candidature inadeguate
Entro i 15 giorni concessi dall’Ufficio per valutare la proposta di diventare Rup di quella che con molta probabilità sarà la procedura più delicata e attesa dei prossimi anni nell’isola, non sono mancate le candidature. Tuttavia, stando a quanto appreso dal Quotidiano di Sicilia, tutti i dipendenti regionali che si sono fatti avanti sono stati esclusi dall’incarico perché ritenuti non in possesso dei requisiti necessari ad assolvere al compito. Non potendo fare a meno – a dirlo è la normativa – di un responsabile unico del procedimento, la scelta è stata quella di affidare l’incarico allo stesso Cocina, colui che sta alla guida dell’ufficio che ha pubblicato l’atto d’interpello. Come detto Cocina, che l’anno scorso è stato nominato anche coordinatore della cabina di regia per l’emergenza idrica, potrà contare sul supporto di Invitalia. L’agenda è fitta di obiettivi da raggiungere: dalla gara con cui si arriverà alla redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica dei termovalorizzatori al bando che affiderà la progettazione esecutiva e la costruzione degli impianti. “Il nostro obiettivo è non solo quello di costruire questi termovalorizzatori, ma farlo nel miglior modo possibile. Un traguardo che porrà fine a decenni di criticità nella gestione dei rifiuti in Sicilia”, ha sottolineato ieri Schifani.
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