Terrasini, pioggia di sanzioni sui dipendenti comunali - QdS

Terrasini, pioggia di sanzioni sui dipendenti comunali

Vincenza Grimaudo

Terrasini, pioggia di sanzioni sui dipendenti comunali

venerdì 13 Settembre 2024

Registrata una media di quattro procedimenti disciplinari all’anno. Consiglieri dem all’attacco: “Non si investe sulla crescita professionale e si preferisce esternalizzare”. La replica del sindaco: “Tentativo di mistificazione”

TERRASINI (PA) – Troppe sanzioni disciplinari ai dipendenti comunali negli ultimi 5 anni. Sono state ben 22, alla media quindi di 4 procedimenti all’anno, uno ogni tre mesi. Un’enormità secondo i consiglieri comunali del Pd, Chiara Baiamonte e Ciccio Perna, che hanno deciso di presentare un’interrogazione per chiedere chiarimenti su questi continui corto circuiti con i dipendenti dell’Ente, quasi a evidenziare una netta spaccatura tra i vertici apicali del Municipio e la pianta organica.

A questa situazione si lega il bando che ha pubblicato in questi giorni il Comune per l’assunzione di un professionista esterno per ricoprire l’incarico di capo dell’ufficio tecnico. Ai dem l’ipotesi di pescare fuori dagli uffici comunali non è gradita, pur essendoci professionalità interne all’altezza.

Possibili frizioni frizioni tra dipendenti e Amministrazione

Il sindaco Giosuè Maniaci smentisce possibili frizioni tra dipendenti e Amministrazione, e ritiene l’assunzione esterna necessaria soprattutto nell’ottica di arrivare al varo del nuovo piano regolatore e superare le potenziali incompatibilità da parte dei dipendenti interni in servizio all’Ente.

“Le 22 sanzioni disciplinari – hanno attaccato Baiamonte e Perna – appaiono un numero evidentemente troppo alto. In 8 anni di amministrazione Maniaci non abbiamo visto investimenti per la riqualificazione, riclassificazione e la crescita professionale dei dipendenti stessi. Un capo dell’Utc deve avere conoscenza del territorio, di aspetti ambientali e culturali. Per quale motivo anziché formare professionalmente il personale comunale si preferisce, di fatto, esternalizzare il servizio”.

“Come al solito – ha ribattuto il sindaco Giosuè Maniaci – i consiglieri comunali del Pd vorrebbero mistificare la realtà. Personalmente penso che 22 procedimenti disciplinari in 5 anni sono nulla rispetto alle dimensioni di un Comune come quello di Terrasini, fatto da 150 dipendenti. Siamo in piena sintonia con l’ufficio dei procedimenti disciplinari, quindi piena fiducia al segretario comunale la cui figura vorrebbe essere strumentalizzata per fini politici”.

Sul personale, ha detto poi il capo dell’Amministrazione, in questi anni sono stati fatti corsi di formazione e importanti investimenti per rendere le sedi dei vari uffici adeguati. “Non dimentichiamoci – ha aggiunto Maniaci – che è stato dato seguito alla stabilizzazione di tutti i precari con l’integrazione oraria, sono stati comprati gli strumenti necessari e investito proprio sulla formazione del personale, a cominciare dal miglioramento della digitalizzazione sui portali. Quindi sono stati fatti passi da gigante rispetto al passato per la tutela e la valorizzazione del lavoratore. Chi insinua il contrario non dice la verità e mentisce fatti reali. Su questo tema mi sento sicurissimo e il dialogo con i sindacati e con il personale è ottimo”.

“Chiaramente – ha concluso il primo cittadino – se a qualcuno viene contestata qualche infrazione a titolo personale non c’entra nulla con il contesto complessivo e il clima di armonia che si respira nel palazzo di città. Oltretutto vorrei precisare che, così come prevede la legge, la politica non deve entrare nel merito del procedimenti disciplinari. La verifica spetta a un funzionario nominato dalla Prefettura e a un ufficio che verifica gli atti sulla base dei procedimenti disciplinari”.

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