Panico per l'errore del sistema di allerta cileno: il messaggio di evacuazione ha raggiunto non solo le basi nella zona, ma anche i telefonini di migliaia di altre persone delle regioni costiere del Paese
Panico in Cile dopo il sisma di magnitudo 7 della scala Richter che ha colpito l’Antartide: il Paese ha evacuato ieri sera le sue basi nella zona per la minaccia di un possibile tsunami.
L’Ufficio nazionale di Emergenza del ministero dell’Interno e della Pubblica Sicurezza (Onemi) ha lanciato un allarme perché fossero evacuate sia le basi che le spiagge della regione dopo che il terremoto si è avvertito in gran parte del Paese.
Ottanta persone sarebbero state evacuate dalla Base Frei, 40 dalla Base O’Higgins, 10 dalla Base Fildes e 31 dalla Base Prat.
Inoltre, sono state evacuate cinque basi straniere situate vicino alla Base Fildes.
Secondo il Centro Sismico Nazionale Cileno il terremoto è avvenuto a 210 chilometri a est della Base Frei.
Un sisma meno intenso è stato percepito alle 20.43 nella regione antartica di Magallanes e cilena.
Panico in alcune regioni costiere del Cile non interessate da alcuna minaccia, perché per errore migliaia di persone hanno ricevuto sui cellulari messaggi di evacuazione che non erano destinati a loro ma agli abitanti della regione antartica.
Resosi conto dell’errore, l’Onemi ha rapidamente dato la notizia anche sui propri social e ha fatto sapere che aprirà un’indagine.