Iniziano ad arrivare i primi esisti del test tossicologico che è stato effettuato nelle scorse settimane a Palazzo dei Normanni tra i deputati eletti all’Ars in questa legislatura.
L’iniziativa era stata lanciata nel mese di marzo dalla ex Iena Ismaele La Vardera, deputato di “Sud chiama Nord” ed era stata accolta con favore dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.
Proprio l’esponente di Fratelli d’Italia, tra i primi a sottoporsi all’esame, ha pubblicato nella mattinata di mercoledì 13 marzo, sui propri social, il referto che certifica l’esito del test tossicologico. Il risultato è stato negativo.
“Ecco il risultato del test antidroga al quale mi sono sottoposto su proposta dell’onorevole La Vardera. No alla Droga”, ha commentato su Facebook e Instagram il presidente dell’Ars.
A pubblicare online l’esito negativo del referto è stata, nella stessa giornata, anche Giusy Savarino, deputata all’Ars di Fratelli d’Italia.
“Ricorderete che settimane fa mi sono sottoposta al test tossicologico del capello. Oggi, ecco i risultati dell’analisi che condivido con voi per dovere di trasparenza verso tutti i siciliani che mi onoro di rappresentare in Assemblea regionale. Le istituzioni in prima linea per dire #NOalledroghe”, scrive Savarino sui social.
Nei giorni scorsi pure il promotore Ismaele La Vardera aveva reso noto l’esito dell’esame al quale si era sottoposto, riportando il “campione negativo alle sostanze ricercate”.
Al test tossicologico su base volontaria si è presentata soltanto metà dei deputati eletti, particolare rimarcato a gran voce dallo stesso esponente di “Sud Chiama Nord”.
“Solo 36 deputati su 70, e gli altri 34? Non pervenuti. Qualcuno ha definito inutile questa trovata, io la rivendico e aggiungo di aver presentato un disegno di legge per istituire la giornata regionale contro la droga con test per sindaci, consiglieri e assessori”, aveva scritto sui social l’ex Iena.
Sempre La Vardera, nel suo intervento sui social, ha voluto ribadire come “la politica quando parla di lotta alle droghe debba dare l’esempio”, facendo riferimento anche al caso del licenziamento dell’ormai ex capo della segreteria tecnica del presidente dell’Ars, sorpreso mentre avrebbe acquistato della cocaina.
“Al netto della sua professionalità e competenza, ho ritenuto di licenziarlo con effetto immediato“, aveva commentato successivamente il presidente Gaetano Galvagno, definendo “ingiustificabile” il gesto del collaboratore.