La Regione siciliana ha previsto un tampone obbligatorio anche per chi arriva in Sicilia da Francia, Grecia e Paesi Bassi dopo Spagna, Portogallo e Malta
Sempre più difficile fare una vacanza all’estero in seguito alla diffusione della variante Delta. Alle misure richieste da molti Stati europei per l’ingresso nel loro territorio (vedi Spagna, Grecia, Malta, Francia) si aggiungono ora anche altri obblighi per il rientro in Italia.
La lista dei Paesi da cui si rientra per cui è necessario l’obbligo
del tampone
La Regione siciliana ha infatti previsto un tampone obbligatorio anche per chi arriva in Sicilia da Francia, Grecia e Paesi Bassi o per chi vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti.
Lo prevede l’ordinanza n. 79 firmata dal presidente della
Regione Nello Musumeci martedì 20 luglio.
Le stesse misure di prevenzione anti Covid erano già previste per chi proviene da Spagna, Portogallo e Malta, oltre che da alcuni Paesi extraeuropei (Gruppo E), come disposto dal ministero della Salute.
I controlli consistono in un “tampone rapido per tutti coloro che sono stati negli ultimi 15 giorni in questi Paesi. E chi risulta positivo viene naturalmente sottoposto al molecolare”. Ha detto il presidente Musumeci in una intervista al Corriere della Sera.
Fino a quando valgono le
misure previste dalla Regione siciliana
Le misure di prevenzione avranno applicazione fino all’1 settembre 2021.
Alcuni dubbi sono sorti sull’obbligo di effettuare il tampone per i cittadini che (ri)entrano in Sicilia in possesso del Green Pass europeo. La presidenza della Regione a tal proposito sottolinea che anche chi è in possesso di Green pass europeo ma proviene da questi Stati (li ripetiamo: Francia, Grecia, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Malta, oltre ai Paesi extraeuropei) sarà obbligato a fare il tampone per entrare in Sicilia.
Possibile fare i test rapidi negli aeroporti di Catania e Palermo
Gli aeroporti di Catania e Palermo hanno per questo attrezzato (in collaborazione con l’Asp) delle aree idonee per permettere ai turisti e ai siciliani che tornano dalle vacanze di effettuare il tampone gratuitamente appena sbarcati.
Il commissario ad acta per
l’emergenza Covid area metropolitana di Catania, Pino Liberti, nei giorni
scorsi ha infatti annunciato la riapertura dell’area Covid all’interno del
terminal B, la vecchia aerostazione Morandi, dedicata allo screening.
Sono dieci le postazioni
allestite per l’esecuzione dei test rapidi e circa 20 i medici a disposizione
degli utenti.
Secondo le ordinanze regionali N. 71 e N. 75, i passeggeri provenienti da Spagna, Portogallo, Malta, nonché da alcuni Paesi individuati dal Ministero dovranno obbligatoriamente sottoporsi a tampone, raggiungendo il terminal B, dove potranno accedere alla sala d’attesa, attendere il proprio turno, sottoporsi al test, quindi ricevere l’esito.
Cosa succede se il passeggero risulta positivo
Se quest’ultimo risultasse
positivo, il passeggero sarà posto in isolamento, quindi accompagnato in un
Covid hotel o presso il proprio domicilio.
Dall’Aeroporto di Catania ci fanno sapere che sarà possibile fare il tampone (volontariamente) anche per tutti i passeggeri rientranti da altri Paesi europei non rientranti nell’ordinanza della Regione.
Anche l’Aeroporto di Palermo consente l’effettuazione gratuita del tampone rapido con referto in 25 minuti. Il Tampone sarà effettuato direttamente presso la struttura “COVID 19 – TEST AREA” raggiungibile a piedi con percorso pedonale indicato da segnaletica dall’uscita del Terminal Arrivi in aeroporto.
se il passeggero che arriva a Palermo dalla Spagna risulta positvio, avendo il vaccino completo, quanti giorni di quarentena deve fare? grazie.