Tetto al contante da due a dieci mila euro: la proposta di legge della Lega

Tetto contanti 2022 in Italia, perché la Lega e il Governo Meloni lo vogliono alzare

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Tetto contanti 2022 in Italia, perché la Lega e il Governo Meloni lo vogliono alzare

Redazione  |
mercoledì 26 Ottobre 2022

L'aumento del tetto all'uso dei contanti non è una novità in Italia. La proposta della Lega è solo l'ultima di una serie di modifiche, già avvenute nel corso dei precedenti governi

Alzare il tetto all’uso del denaro contante, cioè alzare quella “soglia” sopra la quale è vietato per legge. Oggi il limite è di due mila euro. La proposta della Lega, è quella di portarlo a dieci mila euro. Il premier Giorgia Meloni, ha fatto sapere che si, un aumento del tetto contanti ci sarà, ma non così alto secondo quanto previsto dal carroccio.

Cerchiamo, quindi, di capire perché si vuole alzare il tetto all’uso dei contanti, e quali sono le conseguenze che tale aumento comporterebbe.

La proposta di legge della Lega sul tetto ai contanti

La proposta dell’aumento del tetto contanti parte, come abbiamo appena detto dal partito della Lega. Prima firma dell’onorevole Alberto Bagnai. Lo riferisce l’ufficio stampa del Carroccio.

La legge va verso l’approvazione perché, lo ha confermato il senatore Fdi Giovanbattista Fazzolari: “L’aumento al tetto del contante è da sempre nel programma di Fdi, del centrodestra, lo faremo già nella prima legge di bilancio. Non ha nessun collegamento con la lotta all’evasione. C’è una tregua fiscale come è previsto nel programma. Chi ha pagato le tasse nei tempi e nei modi pagherà sempre meno di chi non lo ha fatto”.

Cosa ha detto il leader della Lega, Salvini

Il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini ha commentato su Facebook: “Proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri Paesi europei: alzare il tetto di spesa in denaro contante dagli attuali 2mila a 10mila euro. Meno burocrazia, più libertà”.

Qual è attualmente in Italia il tetto massimo per effettuare un pagamento tramite contanti in un esercizio commerciale?

Attualmente la soglia è di duemila euro.

Questo significa che, per un qualsiasi pagamento in contanti, non si può arrivare a tirare fuori dal portafogli più di 1.999 euro. Lo aveva deciso un emendamento al decreto Milleproroghe presentato dal centrodestra, che aveva votato contro il tetto a mille euro scattato a gennaio scorso. Infatti nella storia repubblicana il tetto al contante è sempre stato molto altalenante. In generale l’abbassamento del tetto ai contanti con cui pagare una transazione, è sempre stato uno strumento per incentivare nel Paese il ricorso alle transazioni digitali e per contrastare l’evasione fiscale e il fenomeno dei pagamenti in nero.

Come funziona il tetto ai contanti in Europa

In Europa i Paesi ad avere un limite all’uso del contante sono nell’area meridionale e in quelli dell’Est, tra cui Italia, Spagna, Belgio, Portogallo, Grecia. La media si attesta sui 5.300 euro, con la Grecia dove c’è il limite più basso: 500 euro. Croazia e Slovacchia sono i Paesi Ue meno restrittivi con 15mila euro.

Tra gli Stati membri che non prevedono limitazioni, in Germania chi paga oltre 10 mila euro in contanti deve esibire un documento d’identità, in Danimarca gli esercenti possono decidere di accettare pagamenti in contanti solo fino a 2.500 euro, nei Paesi Bassi esiste l’obbligo di segnalare le transazioni sospette e in Svezia un commerciante può rifiutare qualsiasi pagamento in contanti.

Ecco i dati, secondo lo European Consumers Center sui limiti in Europa

  • 500 euro in: Grecia;
  • 1.000 euro in: Francia; Spagna; Svezia;
  • 2.000 euro in: Romania;
  • 2.700 euro in: Danimarca;
  • 3 mila euro in: Belgio; Lituania; Portogallo;
  • 3.300 euro in: Polonia;
  • 5 mila euro in: Bulgaria; Slovacchia; Slovenia;
  • 7.200 euro in: Lettonia;
  • 10 mila euro in: Repubblica Ceca; Malta;
  • 15 mila euro in: Croazia;
  • nessun limite in: Austria; Cipro; Estonia, Finlandia; Germania; Ungheria; Irlanda; Lussemburgo.

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