Nel caso in cui negli Stati Uniti si dovesse arrivare ad una legge definitiva che stabilisce il divieto di utilizzare TikTok, per la piattaforma cinese sarebbe una grande perdita in considerazione degli oltre 170 milioni di utenti nel Paese. L’enorme successo, registrato anche tra aziende e media, ha consentito al social di ottenere un successo mondiale, ma adesso l’approvazione della Camera Usa rischia di mettere a repentaglio gli affari della società cinese ByteDance, anche se allo stato attuale il passaggio della misura al Senato è tutt’altro che scontato.
Il maggior timore di Washington è che Pechino possa rubare i dati degli americani o diffondere delle propagande illecite, anche perché è proprio il governo cinese che ha la facoltà di decidere quali sono i contenuti che possono essere considerati idonei. Tuttavia negli Stati Uniti l’approvazione della Camera trova anche delle contraddizioni, dato che il presidente Joe Biden è da poco sbarcato sulla piattaforma, mentre sono già sono numerosi i Paesi che hanno introdotto questo tipo di provvedimento, spegnendo l’app da un momento all’altro.
In India non è più possibile utilizzare TikTok già dal 2020 per ragioni di sicurezza. Un provvedimento che è nato dopo le tensioni di quell’anno con il governo cinese, mentre in Nepal il divieto è stato annunciato lo scorso anno perché secondo il ministero delle Comunicazioni e dell’Informazione tecnologica l’app è costituita da contenuti che “disturbano l’armonia sociale”.
Una recente restrizione è stata introdotta anche in Canada nel febbraio 2023. Il motivo è sempre legato a questioni di privacy. Nello stesso anno il Regno Unito ha vietato l’utilizzo dell’app anche sui dispositivi governativi britannici perché Londra credeva che la sicurezza delle informazioni statali sarebbe stata messa a repentaglio. Stesso discorso vale per Australia, Taiwan e Nuova Zelanda, mentre in Pakistan il social è stato più volte bandito e riammesso
In Afghanistan i talebani hanno bandito TikTok nel 2022 per fare in modo che le giovani generazioni “non vengano fuorviate” dal social. Tuttavia la piattaforma continua ad essere utilizzata da utenti che aggirano le restrizioni usando la Vpn (Virtual Private Network), che di fatto consente la creazione di una connessione di rete privata tra dispositivi su Internet. Con questo meccanismo è possibile trasmettere dati sulle reti pubbliche in modo anonimo e sicuro, camuffando gli indirizzi IP dell’utente e crittografando i dati in modo che non possano essere letti da chi non è autorizzato a riceverli.
Nel 2018 TikTok era stato bandito in Indonesia, dove era stato dato seguito ad un bando di divieto dovuto alla preoccupazione per i “contenuti pornografici, inappropriati e blasfemi”, ma la restrizione è stata abolita una settimana dopo, ovvero quando la piattaforma ha accettato di censurare alcuni contenuti. In Somalia lo scorso agosto il ministro della Comunicazione ha annunciato restrizioni all’accesso di TikTok, a Telegram e ad un sito di scommesse online per “l’impatto negativo sui giovani”.
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