ACI CASTELLO – Un’area di circa 10.000 metri quadri, con oltre 6.000 loculi, cappelle fino a 12 metri di altezza e una concessione trentennale. È quanto prevede una proposta di Progetto di finanza per la realizzazione del nuovo cimitero ad Aci Castello. La zona individuata per realizzarlo, già nel Piano regolatore generale oggi scaduto, è la collina accanto all’ospedale Cannizzaro, compresa tra le vie Bellini e Parafera, nella frazione di Cannizzaro.
Il progetto lo ha proposto un raggruppamento di imprese, composto da Ingegneria costruzioni Colombrita, Già Design e Megares. Sembra accantonato dal Comune di Acicastello, dunque, il progetto di ampliare l’attuale cimitero, insufficiente da tempo a soddisfare le esigenze della popolazione e inserito in un contesto delicato dal punto di vista geologico. Nonostante un progetto pronto e già approvato dalla passata amministrazione. Ed è proprio l’ex sindaco, Filippo Drago, a lanciare nuovamente l’allarme sul rischio speculazione edilizia e sul futuro della collina verde di Cannizzaro.
Drago punta il dito contro il progetto, non solo dal punto di vista della realizzazione, ma anche per quanto riguarda la durata della concessione. “Siamo venuti a conoscenza che una ditta ha presentato una proposta di Project Financing da realizzare in una delle poche parti intonse dal punto di vista ambientale e naturalistico, la colina accanto all’ospedale Cannizzaro – afferma l’ex sindaco -. Una zona a verde con agrumeto, per 23 mila metri cubi di cemento e bitume, con cappelle alte fino a 12 metri e oltre 6 mila loculi”. Una previsione spropositata, secondo Drago, considerati anche i numeri dei Comuni limitrofi. “Ad Acireale sono 2000 i loculi – continua -. Ad Aci Castello un cimitero così grande è scandaloso, per di più con concessione e gestione di tutti i servizi per trent’anni. Significa cedere ai privati una delle cose per la quale i comuni esistono e con il rischio di aumento dei costi per il cittadino”.
L’ex primo cittadino evidenzia anche un altro aspetto: “Nel progetto è scritto che la ditta, a suo insindacabile giudizio, può richiedere la modifica del regolamento di polizia mortuaria che oggi prevede che possano essere sepolti solo i nati o morti ad Aci Castello. La speculazione è dietro l’angolo: nella richiesta è scritto che nel cimitero potranno essere accolti anche i non residenti”.
Non ci sta l’ex sindaco a vedere realizzata una “piccola città di defunti” accanto all’ospedale, in una zona attualmente verde e tornata zona bianca, essendo decaduti i vincoli del passato Prg. “Un bene per la protezione del territorio – sostiene Drago. Servirebbe una variante, ma siamo un Comune che deve proteggere quel che è rimasto”.
Il progetto è attualmente al vaglio degli uffici, ma nessun organo politico ha deliberato. Anzi, il sindaco Carmelo Scandurra sottolinea come la questione sia ferma. “Ancora non c’è nulla – ci spiega. Abbiamo ricevuto la proposta ma non c’è nulla di definito – afferma. Quando ci sarà la proposta definitiva si potrà discutere”.
L’orientamento della giunta però è chiaro: “Nel programma elettorale abbiamo inserito la realizzazione del nuovo cimitero – prosegue il primo cittadino -. Il PF ci consentirà di poterne realizzare uno nuovo, moderno, con prezzi quasi dimezzati, mentre il vecchio rimarrà come cimitero monumentale, ristrutturato e aperto. Ma ripeto, ancora non c’è nulla di definitivo” – ribadisce il primo cittadino. Anche se il carteggio degli uffici comunali sembra andare avanti e alcuni documenti riportano la data di novembre 2021.
Scandurra sottolinea anche un altro aspetto. “La precedente amministrazione aveva ipotizzato un nuovo cimitero dove sorge il vecchio, ma gli interventi di irregimentazione delle acque avrebbero portato i loculi a costare in media circa 4.500 euro”.
Sulla grandezza del cimitero proposto, il sindaco sottolinea come la proposta preveda la realizzazione per step: quattro in totale le fasi di realizzazione. “Tra l’altro l’impresa che ha presentato il progetto di finanza non si è fatta più sentire – continua – chissà se ha intenzione di portarlo avanti. Quando arriverà e se arriverà sarà valutato dell’amministrazione. Inoltre – precisa – chi si aggiudicherà l’eventuale progetto, dovrà gestire e manutenere anche il vecchio cimitero. Questo è uno dei presupposti essenziali per poter avviare il PF e, comunque, se l’impresa che ha proposto il progetto ha intenzione di portare avanti l’idea, tutto verrà messo a bando”.
Il primo cittadino difende la posizione dell’amministrazione in merito al mancato ampliamento dell’attuale cimitero. “Le notizie che girano sono false. – dice -. Ampliare il vecchio cimitero significherebbe far schizzare i prezzi. I costi da sostenere sarebbero ricadrebbero su quelli dei loculi. L’ex sindaco sa come stanno veramente le cose – tuona -. Deve dire la verità. Lui cosa ha fatto in dieci anni? Non ci sono più loculi e dobbiamo dare risposte al cittadino”.
Secondo Drago, però, “il Comune, nell’ambito della ristrutturazione del vecchio cimitero, avrebbe potuto mettere da parte una cifra per calmierare i costi, utilizzando in parte gli stessi introiti dei servizi cimiteriali – dice. Auspico che l’attuale sindaco batta i pugni sul tavolo per evitare speculazioni e distruzione del territorio. Che noi difenderemo”.