Primo caso al mondo, la protagonista è una donna di Torino
Una donna ha partorito dopo un intervento per un raro tumore alla testa. Questo, è accaduto a Torino ed è la prima volta al mondo che è stato registrato quanto accaduto. La vicenda, ha come protagonisti una 36enne e il suo bimbo, nato nonostante l’inedito condrosarcoma di clivus diagnosticato alla mamma.
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Torino, partorisce dopo l’intervento per un tumore alla testa
A Torino, una donna di 36 anni ha partorito per la prima volta, nonostante una gravidanza più che complicata. Durante questo periodo, infatti, alla donna è stato diagnosticato un raro tumore alla testa, il condrosarcoma di clivus. E’ il primo caso al mondo registrato e, in tal senso, la donna era stata operata durante il suo quarto mese di gravidanza. Intervento andato bene, con la donna che ha successivamente partorito regolarmente al reparto di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale Sant’Anna con un parto cesareo.
Un caso unico al mondo
Nato in ottime condizioni di salute, il neonato è già in casa con la mamma ed entrambi stanno finalmente bene. Una vicenda senza dubbio particolare quella legata a questa donna di 36 anni di Torino, che ha già fatto il giro del web proprio perchè un caso simile non era mai successo in Italia e nel mondo.
Chirurgo italiano rimuove tumore a distanza (Francia-Cina)
Il primario italiano di Urologia Oncologica e dell’Equipe Chirurgica di Trapianto Renale della Fundació Puigvert di Barcellona ha eseguito la prima nefrectomia robotica transcontinentale da Bordeaux, in Francia, un paziente a Pechino. Si tratta del chirurgo Alberto Breda che dalla sala di controllo del Bordeaux Convention Center ha operato con successo l’11 settembre 2024. A essere sottoposto all’intervento il 37enne con un tumore al rene di 3,5 cm. L’uomo era al Pla General Hospital della Cina (8.264 km di distanza). L’operazione dall’Europa all’Asia è stata effettuata tramite una console (Sistema Robotico Edge) che è stata controllata da bracci robotici.
La telechirurgia
L’intervento, condotto con un ritardo di soli 132 millisecondi, si è verificato nel corso del 21° Simposio europeo di urologia robotica (ERUS). Inoltre è stato trasmesso sugli schermi dell’auditorium di Bordeaux davanti a oltre 1.000 partecipanti. Il paziente è stato dimesso il giorno successivo e una settimana più tardi si è ripreso senza complicazioni nella propria abitazione. Lo sviluppo della telechirurgia dipenderà dal progresso delle reti di telecomunicazione 5G e della fibra ottica ma pure dal perfezionamento dei sistemi robotici.