Le amministrative si terranno il 13 novembre, a distanza di due anni dallo scioglimento del Consiglio per infiltrazioni mafiose. Il vice prefetto Mulè: "Reindirizzati uffici sulla strada giusta"
TORTORICI (ME) – Un territorio complicato, quello dei Nebrodi con tante potenzialità ma con un percorso di sviluppo condizionato dal malaffare mafioso, che negli anni si è trasformato, rubando opportunità e prospettive di futuro a tanti giovani che hanno lavorato per il riscatto del loro territorio.
Il maxiprocesso “Nebrodi” sulle truffe agricole all’Unione Europea e all’Agea dei gruppi mafiosi tortoriciani, (in via di conclusione, si è in attesa della sentenza per i 101 imputati), è un’altra tappa del percorso difficile verso la legalità che coinvolge intere comunità, per buona parte fatte da persone oneste, vittime anche loro di un sistema che ha lucrato su quegli strumenti che potevano invece portare occupazione e crescita.
Tortorici, comune nel cuore dei Nebrodi, porta da decenni il peso dello stigma della mafiosità dei clan organizzati in quell’area, stigma di cui vorrebbe liberarsi.
Lo scioglimento del Consiglio comunale nel 2020 per infiltrazioni mafiose è stata la conferma della difficoltà di trovare la strada per il riscatto; basti pensare che il sindaco Emanuele Galati Sardo eletto nel 2019, che si era proposto come l’uomo della svolta verso lo sviluppo e la legalità, è stato coinvolto nell’operazione “Nebrodi”, arrestato e adesso in attesa anche lui della sentenza. A due mesi dall’appuntamento elettorale intanto, si possono tirare le somme della fase commissariale del comune di Tortorici, che si è costituito parte civile nell’ambito del maxiprocesso Nebrodi, fase iniziata nel dicembre del 2020 e che si concluderà con le amministrative del 13 novembre.
La gestione tecnico-amministrativa dell’Ente, è stata affidata ai vice prefetti Giuseppe Sindona e Matilde Mulè e al funzionario economico Giulia Rosa. In questi 21 mesi cosa è stato fatto, cosa è cambiato, nella pratica amministrativa, condizionata da ingerenze di organizzazioni criminali, e nel percorso verso la legalità? Lo ha spiegato al QdS la vice prefetto, Matilde Mulè.
“Riteniamo di avere reindirizzato gli uffici sulla strada della corretta gestione delle risorse finanziarie ma anche richiamato sul rispetto delle regole e trasparenza in materia di contratti e appalti pubblici. Abbiamo lavorato per intercettare finanziamenti e sensibilizzato la comunità su nuove opportunità, da qui credo si possa ripartire. A breve partiranno lavori per un milione di euro per la manutenzione straordinaria delle strade, abbiamo dato incarico per la progettazione di un nuovo depuratore, abbiamo fatto un accordo con Ati idrico per un nuovo serbatoio di accumulo e per rimodulare i progetti per altri due impianti”.
Quali criticità avete dovuto affrontare?
“Abbiamo rilevato – continua Mulè – anomalie sul patrimonio immobiliare comunale con concessioni senza titolo, o immobili in uso gratuito che usufruivano della rete idrica comunale senza contratto, adottando gli atti consequenziali”.
Come troverà l’Ente, il prossimo sindaco, dal punto di vista finanziario?
“Era stato dichiarato un primo dissesto nel 2016, noi siamo stati costretti a dichiararne un altro nonostante abbiamo tentato di proporre un piano pluriennale di rientro dall’ingente massa debitoria. è stata fatta prima una disamina molto articolata sulle cause preceduta dal rendiconto 2021. è un atto obbligato il dissesto non è una scelta discrezionale. Naturalmente ci siamo attivati subito per il contenimento delle spese sia in campo energetico che nell’uso delle risorse interne, questo ha significato la proposta di chiusura, dell’ufficio del giudice di Pace, risultato scarsamente produttivo e mantenuto solo con oneri, utenze e personale, del Comune di Tortorici benché ne beneficiassero altri 5 Comuni limitrofi”.
Lotta anche all’evasione fiscale.
“Abbiamo sbloccato un attività ferma dal 2017 per il recupero di mancati introiti derivati da tasse comunali”.
Altro atto importante il via libera al Prg che giaceva da lungo tempo nei cassetti del Comune.
“Ci hanno consegnato tutti gli elaborati ed è in approvazione la proposta di delibera. Dal momento in cui lo adottiamo ha efficacia in base ad una legge del 2020 della regione Sicilia. Abbiamo fatto una verifica di tutte le osservazioni fatte a suo tempo e dei passaggi già espletati, non siamo entrati nel merito della valutazione politica che era stata già fatta”.