Tra Covid e caos politico Messina resta in piena crisi - QdS

Tra Covid e caos politico Messina resta in piena crisi

Lina Bruno

Tra Covid e caos politico Messina resta in piena crisi

giovedì 14 Gennaio 2021

Il sindaco De Luca ha annunciato sul proprio profilo Facebook “qualche giorno” di stop alla propria attività, il tutto dopo il ritiro della contestata ordinanza da semi lockdown contro il virus

MESSINA – Travolto da attacchi e malcontento il sindaco Cateno De Luca ha deciso per un paio di giorni di staccare la spina. “Il Covid a Messina è scomparso? Non serve più la mia ordinanza e non è utile il sindaco sceriffo. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità”. Con questo post il primo cittadino ha annunciato che non si vedrà per un paio di giorni. Più che un lavarsene le mani sembra una sfida, arrivata alla fine di una difficile giornata segnata da alcune forti decisioni assunte dal primo cittadino.

Intanto il ritiro della contestata ordinanza, ritenuta piena di errori e incongruenze e pronta ad aprire la strada a un lockdown non previsto per nessuna delle altre zone rosse. Poi la chiusura del Coc e il passo indietro sulla disponibilità del Comune a collaborare con l’Asp attraverso MessinaServizi per il ritiro dei rifiuti dei positivi e la Messina social City per l’assistenza.

Nella sua ultima diretta – dove con il solito linguaggio forte ha attaccato l’Asp, accusata di continuare a non fornire dati, ma anche sindacalisti e commercianti – ha parlato di minacce e insulti pesanti (su cui sono in corso indagini), arrivati attraverso quei mezzi che lui usa e ama tanto e che in due giorni gli si sono invece rivoltati contro. Una situazione che lo ha amareggiato e che ha deciso di fare decantare.

La città, in Zona rossa fino al 31 gennaio secondo le disposizioni regionali e nazionali, rimane in una fase difficile, con contagi, ricoveri in terapia intensiva e morti in aumento, imprese al collasso e senza quella coesione e collaborazione tra le istituzioni necessaria nei momenti critici. Una frattura evidenziata durante la seduta straordinaria del Consiglio, convocata proprio per un confronto con l’Amministrazione comunale sulla contestata ordinanza e sui provvedimenti da mettere in campo e disertata oltre che dal primo cittadino anche dagli altri componenti della Giunta.

Quasi tutti i consiglieri presenti hanno stigmatizzato il comportamento di De Luca, accusandolo di considerare una diretta Facebook prioritaria rispetto al dibattito in Aula. Come sottolineato in particolare dai consiglieri Pd e del M5s – che nei giorni scorsi si erano rivolti al prefetto Maria Carmela Librizzi perché intervenisse sull’ ordinanza sindacale – il primo cittadino con il suo comportamento avrebbe delegittimato il Consiglio, svuotandolo delle proprie funzioni.

“In un periodo in cui il senso di responsabilità dovrebbe unire gli intenti di ogni singolo gruppo politico – hanno affermato i consiglieri pentastellati – non possiamo che stigmatizzare la mancanza di buonsenso di questa Amministrazione e in particolare del sindaco, che con i suoi comportamenti genera caos e insicurezza. Lo scontro politico messo in campo da De Luca, che non ammette i propri errori, rischia di trasformarsi in una tragedia di carattere economico e sociale, senza centrare l’obiettivo prioritario della tutela della salute pubblica”.

Per il segretario provinciale di “Articolo uno”, Domenico Siracusano, “invece che responsabilità e coesione il sindaco sceglie la strada della caciara. È inaccettabile che, di fronte alla condizione precaria di tante persone, non ci sia un atteggiamento costruttivo e di condivisione”.

Un atteggiamento diverso è stato invece invocato dai segretari di Cgil e Uil, Giovanni Mastroeni e Ivan Tripodi. “L’emergenza sanitaria – hanno detto – è fuori controllo, le strutture sanitarie sono al collasso e vi sono gravi rischi per la garanzia del diritto alla salute dei cittadini. Una tempesta che sta facendo emergere le pesanti responsabilità del vertice dell’Asp, che si è dimostrato inadeguato. È però indispensabile evitare azioni inutili, infarcite da isterismo amministrativo che penalizzano ulteriormente lavoratori e operatori economici”.

Per il segretario della Cisl Antonio Alibrandi è necessario fare fronte comune e per questo ha invocato l’intervento della Prefettura per istituire “una cabina di regia dell’emergenza”. Poi, critiche contro il sindaco: “Non può estraniarsi dalla gestione dell’emergenza”, mentre sulle ordinanze del primo cittadino ha chiesto “un percorso condiviso e non scelte e decisioni senza alcun confronto”.

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