Tra il martello che sta distruggendo con la tenacia di un Dio Vichingo il sistema dei trasporti isolani e Mario Incudine, che ha denunciato sui social l’effige di Marlon Brando venduta a bordo dei Ferry Boat dello Stretto, la politica siciliana ha scelto di occuparsi di Incudine.
L’aeroporto di Catania è andato a fuoco, bruciando mezza stagione turistica, le strade siciliane sono la Parigi-Dakar denunciata da Ficarra e Picone, i trasporti marittimi verso le isole minori si stanno fermando con la procedura di licenziamento del personale avviata, e su cosa ci concentriamo? Sulla mafia, oggi utilizzata come arma di distrazione di massa.
Il perché è chiaro, i “piccioli” per sistemare i servizi di trasporto, di mare, di aria e di terra, quando c’era Lui i treni arrivavano in orario, non ci sono. E quindi? Quindi facciamo politica con i fichi secchi. Da cui l’attacco del Governo dell’Isola alla mafiosità venduta a bordo con la faccia del Padrino che ha vinto l’Oscar. Potremmo osare di più onestamente.
Il governo regionale potrebbe scrivere all’Academy per revocare la statuetta al film di Francis Ford Coppola e a Marlon Brando. Potremmo organizzare un sequestro delle pellicole del Padrino e bruciarle, come avvenne allo stesso attore per Ultimo Tango a Parigi.
Se proprio volessimo cancellare l’immagine mafiosa della Sicilia potremmo chiudere il famoso bar Vitelli di Savoca, meta di pellegrinaggi turistici, dove Al Pacino Corleone tratta la mano di Apollonia con il grande Saro Urzì. Certo poi si dovrebbe spiegare come mai un intero Paese ha protetto la latitanza di Matteo Messina Denaro. Vogliamo deportarli con il nostro efficiente sistema dei trasporti?
Fossi nel governo regionale parlerei con Caronte&Tourist per uscire dall’imbuto dove sono finiti i collegamenti marittimi, oppure farei una gara internazionale attirando fior di armatori. Ma li ci vogliono i famosi piccioli, non i fichi secchi, e quelli li centelliniamo per scelte che portano voti non servizi. Ci sono le Europee, e noi non siamo mafiosi. Siamo solo poveri in canna.
Cosi è se vi pare.