Giungono ottime notizie dall’ospedale di Partinico. Si è svegliata ed è stata estubata la sorella 34enne di Jonathan Feierabend, il turista morto lentamente nel sonno per un‘intossicazione da monossido di carbonio mentre si trovava con la famiglia in una villetta di Cefalù. La donna risponde alle terapie e le sue condizioni con il passare delle ore sono migliorate.
La ricostruzione della tragedia
La tragedia risale alla notte tra domenica e lunedì. Con Jonathan Feierabend, di 36 anni, e la sorella c’era anche la loro madre – P.P. di 60 anni e il marito della donna, (E.P.) 63 anni, in pensione da alcuni anni. La 34enne, trovata stordita in bagno, era stata subito ricoverata in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Giglio di Cefalù. È stato l’esame Emogasanalisi, eseguito proprio al Giglio, a individuare la causa dell’avvelenamento dei quattro turisti tedeschi. I medici, in stretta collaborazione con il Centro antiveleni di Pavia, hanno escluso l’intossicazione di tipo alimentare e trattato tempestivamente il caso come avvelenamento da monossido di carbonio. Dall’esame di Emogasanalisi è emersa una elevata percentuale di carbossiemoglobina. I pazienti sono stati stabilizzati dai sanitari del pronto soccorso, diretto da Emanuele Sesti, in collaborazione con l’Unità di Rianimazione del Giglio.
I fratelli avevano acceso un camino termico
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due fratelli avevano deciso di accendere un camino termico: quando i soccorritori sono arrivati hanno trovato il camino con le braci ancora ardenti. La famiglia era arrivata a Cefalù lo scorso 28 dicembre, dopo aver prenotato la villetta online. La struttura è stata poi sequestrata: la proprietaria – tornata subito a Cefalù dopo l’accaduto – si è detta incredula per quanto accaduto.
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