Giunge dalla Nuova Zelanda l’amara storia che vede una gita scolastica trasformarsi in un incubo degno di un film horror. Gli ingredienti ci sono tutti: il maltempo, le grotte e, purtroppo, il cadavere di uno studente disperso durante un’escursione. Quella che doveva essere una piacevole gita di 15 studenti della Whangarei Boys High School, immersi nella natura, causa vento e pioggia fa registrare il primo intoppo. Uno di loro è scomparso. L’allerta, lanciata nella mattinata, dopo ore e ore di ricerca si concretizza nella tarda sera con il macabro ritrovamento all’interno di una grotta, del corpo senza vita del ragazzino.
Pioggia battente
Infuriano le polemiche, visto che, neanche gli avvisi di avverse condizioni meteo sono serviti a far desistere la scolaresca e i suoi accompagnatori. Quella che inizialmente, secondo il programma doveva essere un’arrampicata su roccia nella zona della cava di Abbey, causa maltempo ha costretto i ragazzini a limitarsi a una escursione lungo i torrenti. Ciò che flagellato l’area è stata una vera e propria inondazione, con 60 millimetri di pioggia caduti in tre ore.
La rabbia dei familiari
Intanto monta la rabbia nella comunità del Northland,con la mamma di uno dei ragazzi in gita che ha denunciato ai media locali che ai ragazzi era stato intimato dalle forze dell’ordine di non rispondere al telefono alle chiamate dei genitori in ansia per le loro sorti, poiché sarebbe stato compito della scuola avvertire tutte le famiglie coinvolte con una e-mail.

