Ancora una tragedia sul lavoro sconvolge l’Italia: a Napoli tre operai sono morti in via Domenico Fontana angolo via San Giacomo dei Capri, nel quartiere Vomero, dopo essere caduti dal montacarichi in un cantiere.
L’episodio è avvenuto poco dopo le 9.30 del mattino e sono già scattate le indagini volte a chiarire la dinamica di quanto accaduto.
Tragedia a Napoli, operai caduti dal montacarichi: 3 morti
Rimane ancora da confermare la dinamica dell’accaduto. Secondo una prima ricostruzione, i lavoratori erano impegnati in opere di manutenzione a una palazzina di 6 piani, quando il cestello montacarichi dell’impalcatura mobile si sarebbe improvvisamente ribaltato. Per i tre operai, precipitati da un’altezza di circa 20 metri, non c’è stato nulla da fare. Al momento le generalità delle vittime non sono state rese note.
Sul posto, per i primi rilievi, sono intervenuti gli agenti dell’ufficio prevenzione generale della Questura di Napoli e delle Volanti. Presenti anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’area.
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Il lutto
L’intera comunità di Napoli è sotto shock per l’incidente fatale sul lavoro. Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social. Questa la nota di Pina Castiello, sottosegretaria di Stato ai rapporti con il Parlamento nel governo Meloni: “Apprendo con dolore e tristezza della morte di tre operai a causa di un incidente sul lavoro che si è verificato questa mattina in via Domenico Fontana al civico 163, nel quartiere Arenella, a Napoli. I 3 sono caduti da un ponteggio a causa di un incidente a un montacarichi mentre eseguivano alcuni lavori di ristrutturazione in un edificio. Mi stringo con un ideale abbraccio ai loro familiari.
Che iddio li abbia in gloria”.
La rabbia dei sindacati
Non c’è solo il dolore, ma anche la rabbia per l’ennesimo incidente sul lavoro finito in tragedia. In una nota, il segretario generale della Fillea Cgil nazionale Antonio Di Franco commenta: “Ancora morti ancora stragi e morti di lavoro. Più di mille e 500mila feriti all’anno e il Governo non fa nulla. Servono controlli, una Procura nazionale, il riordino delle funzioni ispettive e una norma concreta che intervenga sulla qualificazione delle imprese in edilizia. È una vergogna senza limiti”.
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Immagine di repertorio