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Morte cerebrale per l’antennista Salvatore Aurilio: era scivolato dal tetto mentre lavorava

Morte cerebrale per l’antennista Salvatore Aurilio: era scivolato dal tetto mentre lavorava
L’ospedale Villa Sofia di Palermo

L’uomo, nei giorni scorsi, stava effettuando una riparazione a un impianto quando, secondo i primi accertamenti, sarebbe scivolato battendo violentemente la testa.

Salvatore Aurilio, un antennista di 55 anni, è stato dichiarato cerebralmente morto in seguito a un tragico incidente sul lavoro. L’uomo, nei giorni scorsi, stava effettuando una riparazione a un impianto quando, secondo i primi accertamenti, sarebbe scivolato battendo violentemente la testa. L’incidente è avvenuto in via Santa Maria Mazzarello, nella zona di Altarello a Palermo.

Il ricovero e la constatazione della morte cerebrale

A seguito della caduta, Aurilio ha subito un grave trauma cranico ed encefalico, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Soccorso dai sanitari del 118, è stato stabilizzato e successivamente recuperato dal personale del Nucleo speleo alpino fluviale (Saf) dei vigili del fuoco. Trasportato d’urgenza al Trauma Center di Villa Sofia, il tecnico è rimasto ricoverato da lunedì scorso, ma le sue condizioni si sono rivelate critiche fin da subito.

Dopo alcuni giorni di tentativi di cura, i medici hanno dovuto constatare la morte cerebrale. A seguito di questa tragica notizia, la famiglia ha deciso di donare gli organi, un gesto di grande generosità che potrebbe salvare altre vite.

Le indagini sull’incidente

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti del commissariato di polizia Zisa-Borgo Nuovo per avviare le indagini e ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Secondo una prima ricostruzione, Aurilio si trovava in un’area condominiale quando, per cause ancora da accertare, avrebbe perso l’equilibrio.

Anche i tecnici dello Spresal dell’Asp sono intervenuti per verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Saranno loro a stabilire se tutte le misure di protezione fossero adeguate e se vi siano eventuali responsabilità per l’accaduto.