Un incidente mortale si è verificato intorno alle ore 13 sulla tangenziale di Messina, nei pressi dello svincolo autostradale del viale Giostra. Un uomo a bordo della propria moto, per cause tutt’ora in via di accertamento, è rimasto vittima di un violentissimo impatto nei pressi dell’uscita dalla galleria Telegrafo.
Immediato è stato l’arrivo dei soccorsi, avvisati dai numerosi automobilisti transitati sul posto. Prima è stata la volta del personale sanitario del 118, poi anche degli uomini della Polstrada e degli operai del Consorzio Autostrade siciliane, sopraggiunti per mettere in sicurezza la carreggiata dalla presenza della moto di grossa cilindrata e dei detriti prodotti nell’impatto.
Centauro travolto da auto in corsa
Non ancora chiaro se si sia trattato di un incidente autonomo o di uno scontro avvenuto tra il centauro e un altro mezzo che sopraggiungeva alle sue spalle. Secondo quanto riferito da testimoni presenti sul luogo del violento impatto, il corpo dell’uomo già riverso sull’asfalto sarebbe stato anche centrato in pieno dalle auto che nell’ora di punta percorrevano il tratto autostradale sulla A20 Messina – Palermo in direzione della città dello Stretto. Secondo quanto riferito da fonti mediche, complice anche il violento impatto con un altro mezzo in seguito all’incidente occorso in precedenza, per il motociclista non c’era già più nulla da fare. Si registrano rallentamenti alla circolazione sulla tratta.
Ignote le generalità della vittima
Atteso nel frattempo sul luogo del fatale incidente l’arrivo del magistrato di turno per accertare il decesso dell’uomo, del quale al momento non sono state ancora fornite le generalità da parte delle forze dell’ordine. Si tratta dell’ennesimo incidente mortale con vittima un motociclista sulla tangenziale di Messina. L’ultimo risale appena allo scorso marzo, quando a perdere la vita fu un uomo di 66 anni, che a bordo del proprio mezzo a due ruote ne ha perso il controllo dopo essere stato centrato dal sopraggiungere di una vettura tra gli svincoli autostradali di Gazzi e San Filippo.
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