Trapani, crisi delle imprese artigiane e soluzioni prospettate - QdS

Trapani, crisi delle imprese artigiane e soluzioni prospettate

Pietro Vultaggio

Trapani, crisi delle imprese artigiane e soluzioni prospettate

sabato 26 Marzo 2022

Dina Magaddino, presidente Upia di Trapani al QdS: “Puntiamo all’unità del settore, alla bilateralità per offrire sempre più assistenza a titolari, ai dipendenti e alle loro famiglie”

TRAPANI – In questo periodo storico ‘fare impresa’ è ancora più difficile che in passato, ma particolarmente complessa è la vita delle imprese artigiane che fanno fatica a districarsi tra pandemia, crisi strutturale decennale e aumenti poderosi sulle tasse.
Abbiamo contattato Dina Magaddino, presidente dell’Unione Provinciale Imprese Artigiane – Casartigiani di Trapani.

Quali sono i dati ed il conseguente andamento dopo la pandemia?
“Nel 2020, secondo i dati istat rilevati, il 70% delle imprese artigiane hanno subìto una riduzione di fatturato. Dopo una lieve crescita registrata nel 2021, soprattutto nel settore delle costruzioni, è arrivato il peggio con la guerra. Le inevitabili e necessarie misure restrittive adottate a livello europeo per condannare l’attacco all’Ucraina stanno mettendo in evidenza i primi importanti effetti sull’intero sistema produttivo nazionale, con pesanti ripercussioni soprattutto sul tessuto delle micro e piccole imprese. Enormi i problemi con l’aumento del costo energia, aumento gasolio, aumento dei beni di consumo e materie prime. Ma l’artigianato paga anche le difficoltà di ricambio generazionale, che ha causato negli ultimi 10 anni la perdita di 170 mila unità (-11%) di cui solo in sicilia -17%. Occorre assicurare il cambio generazionale con interventi mirati a sostegno della bottega artigiana e riconoscimento del maestro artigiano”.

Cosa è necessario in questo momento storico?
“Di certo un’azione governativa che garantisca il contenimento dei costi energetici, azioni di vigilanza sull’andamento dei prezzi delle materie prime e vigilanza contro azioni speculative. L’Artigianato è sempre stato uno zoccolo duro, ha sofferto nei momenti difficili ma è sempre riuscito a reagire e risollevarsi grazie alla propria laboriosità, volontà e ingegno”.

Dove e come potremmo agire per dare una spinta ai nostri artigiani?
“L’ossatura del nostro paese è costituita dalle micro e piccole imprese, occorre attivare delle riforme che riguardino soprattutto questi tipi di azienda: accesso agevolato al credito, favorire la digitalizzazione, lotta all’abusivismo, snellimento burocratico, favorire la formazione delle imprese ed adottare contestualmente una detassazione per ridurre l’iva, la decontribuzione dei dipendenti, l’esonero contributi degli apprendisti, l’esonero imu, l’esonero tosap ed il rinvio delle cartelle esattoriali. Noi di Casartigiani puntiamo all’unità dell’artigianato, alla bilateralità (Ebas e Sa.na.r.ti.) per offrire sempre più assistenza agli artigiani titolari, ai dipendenti e alle loro famiglie, basti pensare alla cassa integrazione artigiana che ha salvaguardato migliaia di posti di lavoro durante la pandemia. Importante anche favorire lo sviluppo dell’Artigianato Etico”.

Quale settore soffre maggiormente?
“L’edilizia. Dopo un crescita dovuta al superbonus-ecobonus, nel 2022 si registra una frenata per le indecisioni del Governo sulla cessione del credito, generando incertezze tra gli imprenditori. Abbiamo sostenuto con forza la necessità di riequlibrare gli interventi del Governo per combattere le frodi, ma garantire la cessione dei crediti soprattutto alle piccole imprese. Il Governo deve prendere atto del fallimento del sostegno ter che costringe le imprese a tenersi i crediti e lasciarli senza liquidità. Ma anche altri settori risentono della crisi post pandemia e delle ripercussioni della guerra: autotrasporti, moda, orafi, ceramica, legno, ferro, carta, agroalimentare, arredo, turismo”.

Sulle imprese artigiane femminili cosa ci dice?
“Un settore in crescita. Il ruolo della donna sempre più centrale e consapevole delle proprie potenzialità e competenze non può che favorire e migliorare la cultura d’impresa nel nostro Paese. Attualmente le imprese artigiane in Sicilia guidate dalle donne sono 11.566, di cui 955 in provincia di Trapani. L’Upia-Casartigiani è sempre stata accanto alle donne, io stessa ne sono la dimostrazione, da circa 20 anni sono alla guida di una confederazione provinciale sottoscrittrice di C.C.N.L. a livello nazionale”.

L’artigianato sta sparendo o c’è in atto una evoluzione del mercato che garantisce anche una trasformazione del lavoro?
“Finché ci sarà Casartigiani la tutela del settore è garantita, la nostra associazione da oltre 60 anni rappresenta e tutela la micro e la piccola impresa artigiana, una nicchia che va tutelata e valorizzata perché rappresenta la storia del nostro paese e della cultura dell’economia. Oggi si è tornati ad apprezzare i lavori artigianali, i prodotti fatti a mano e realizzati con materie prime di qualità, prodotti unici che hanno valorizzato e dato nuova energia al comparto”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017