Gestore idrico unico, commissariati 17 Comuni trapanesi - QdS

Gestore idrico unico, commissariati 17 Comuni trapanesi

Vincenza Grimaudo

Gestore idrico unico, commissariati 17 Comuni trapanesi

mercoledì 25 Gennaio 2023

La Regione interviene, con la nomina di Rosaria Barresi, per completare l’affidamento negli Enti locali che non hanno rispettato l’iter previsto da Palazzo d’Orleans dopo la liquidazione dell’Eas

TRAPANI – Commissariati i 17 Comuni della provincia di Trapani sotto la gestione dell’ex Eas, l’ente acquedotti siciliano liquidato, che non hanno ancora completato l’affidamento del servizio idrico ad un unico ente gestore. Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani ha emanato un decreto con cui certifica l’inadempienza e nomina come commissario Rosaria Barresi, dirigente regionale ed ex assessore regionale all’Agricoltura. Avrà il compito di traghettare i Comuni dell’Ati idrico della provincia trapanese verso l’individuazione del gestore unico, così come detta la norma in materia, e chiudere una partita che si trascina da lungo tempo. In provincia di Trapani la situazione è in alto mare ed al tempo stesso ingarbugliata per un contenzioso instaurato tra gli enti locali e la Regione.

Nel corso di una ricognizione effettuata negli ultimi giorni dello scorso anno si è appurato che non è stata ancora definita la scelta della forma di gestione, né tanto meno l’affidamento del servizio idrico integrato. Per questo è intervenuto il governatore siciliano ed ha nominato il commissario. La Barresi ha già avuto un incontro informale con i sindaci ed ha comunicato che il primo cittadino di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo, che ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Ati, continuerà nella gestione ed avrà quindi poteri per convocare l’assemblea ordinaria. Di fatto l’unico compito della commissaria sarà quello di individuare il gestore unico. Rizzo avrà in buona sostanza un ruolo di diretto collaboratore della commissaria, la prima interfaccia con i governi cittadini di questa Ati che sono, oltre a Castellammare, Alcamo, Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Gibellina, Castelvetrano, Paceco, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, San Vito Lo Capo, Valderice, Vita e le Isole Egadi.

Si è arrivati a questo punto dopo un ricorso al Tar dei Comuni che si erano opposti all’affidamento diretto del servizio idrico da parte della Regione in seguito alla liquidazione coatta dell’Eas, l’ente acquedotti siciliano.

Un braccio di ferro vinto dagli enti locali a cui fu data ragione. Nel frattempo la Regione propose l’affidamento del servizio a Siciliaque ma anche qui i sindaci si opposero, facendo presente la farraginosità di un eventuale affidamento a questa società solo dell’erogazione idrica mentre si dovrebbe far riferimento ad un altro gestore per i servizi fognari. L’avvento della burocrate è visto come un’opportunità per velocizzare un passaggio che ha trovato nel Trapanese mille ostacoli e non ha permesso ai Comuni sino ad oggi di arrivare ad individuare il gestore unico. “Il commissario regionale – evidenzia Rizzo – ha il compito di individuare un unico gestore per tutti i 25 Comuni della provincia di Trapani, così da velocizzare le procedure nell’interesse di tutti gli enti del comprensorio”. In provincia di Trapani la situazione è in alto mare ed al tempo stesso ingarbugliata per un contenzioso instaurato tra gli enti locali e la Regione.

L’intervento sostituivo ha lo scopo di portare a compimento l’affidamento del gestore unico poiché – spiega Rizzo – non è stata ancora definita la forma di gestione e tra le possibilità la maggioranza dei Comuni dell’Ati aveva optato per l’avviso riguardante società pubbliche che gestiscono servizi in house providing con Amap o l’affidamento a terzi tramite gara”. Sulla carta la nomina del commissario dovrebbe accelerare i percorsi attuativi della gestione del servizio idrico anche per assicurare, nei pertinenti territori, la realizzazione delle misure infrastrutturali individuate dal Pnrr.

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