Niente assistenza agli studenti disabili, famiglie in rivolta - QdS

Niente assistenza agli studenti disabili, famiglie in rivolta

Vincenza Grimaudo

Niente assistenza agli studenti disabili, famiglie in rivolta

venerdì 17 Settembre 2021

Anche a Trapani servizio non ancora attivato nonostante l’inizio dell’anno, i genitori contro il Comune. Il sindaco alza le braccia: “Competenza non nostra ma dello Stato, lo ha ribadito il Cga”

TRAPANI – Inizio di anno scolastico già ad altissima tensione a Trapani dove protestano vibratamente i genitori degli alunni disabili che rischiano di dover affrontare degli enormi disagi a causa dell’assenza di alcuni servizi a tutela di chi ha dei deficit.

A salire alla ribalta il ritardo con cui si sta attivando l’assistenza igienico-sanitaria per bambini disabili. Ancora le procedure di gara per l’affidamento dell’appalto non sono state portate avanti e questo ha scatenato la protesta di associazioni e genitori che sanno benissimo di andare incontro ad un enorme problema. Ben due i sit-in organizzati davanti al municipio nell’arco di pochi giorni, segno di un evidente disagio e malcontento che oramai da tempo si trascina. Perché anche negli ultimi anni il problema in realtà si è riproposto a Trapani, e in tanti altri Comuni siciliani, con ritardi e colpevoli mancanza da parte delle istituzioni che hanno pesato come un macigno sulle famiglie di chi vive già dei grossi problemi quotidiani. Dal Comune però non sono arrivate delle risposte rassicuranti, tutt’altro.

L’Amministrazione comunale e gli uffici evidenziano che l’ultimo pronunciamento del Cga Sicilia riconosce in capo allo Stato il servizio. Pertanto, nulla a riguardo può il sindaco di qualsivoglia Comune, allo stesso modo anche per quanto riguarda i lavoratori che nel tempo sono stati impegnati nelle cooperative affidatarie del servizio nella lunga fase transitoria che ha portato al pronunciamento giudico-amministrativo. Infatti è da anni che si trascinava la querelle tra Comune e Stato su chi dovesse espletare questo servizio, con un continuo scarica barile che alla fine ha penalizzato solo l’utenza.

Il tribunale ha sentenziato che il servizio di assistenza igienico sanitario è di competenza statale, ossia servizio che deve essere garantito dallo Stato per il tramite delle istituzioni scolastiche.

“Vorrei ricordare – afferma il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida – che fu proprio l’Amministrazione comunale trapanese, diversamente da tanti altri Comuni che avevano già sospeso il servizio ‘sostitutivo’, fino al definitivo pronunciamento del Cga a farsi carico del servizio onde consentire alle istituzioni scolastiche di attrezzarsi col proprio personale. Si ricorda altresì l’intervento dell’Ars che da un lato legifera e prevede l’impegno finanziario per le scuole superiori, omettendo però pari intervento per le scuole di competenza dei Comuni. Infine, si rammenta che diversi mesi fa proprio personalmente ho interessato oltre le istituzioni governative nazionali e regionali, anche il prefetto e l’Autorità giudiziaria, in relazione a possibili omissioni ed inerzie circa particolari casi di studenti bisognosi di assistenza specialistica, ma ad oggi ancora si attendono riscontri”.

Intanto proprio il primo cittadino ha deciso di ricevere a Palazzo D’Alì una delegazione di manifestanti composta da sindacati, lavoratori e genitori che lamentavano problematiche relative all’assistenza igienico-sanitaria in favore di alunni disabili delle scuole statali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. In particolar modo, Tranchida ha ribadito come si tratti di competenze statali e non legate in alcun modo agli uffici comunali.

Tuttavia, facendosi portavoce delle istante dei presenti, ha inviato una nuova missiva all’attenzione dell’Asp di Trapani, e per conoscenza al prefetto, all’Ufficio Scolastico Regionale ed ai dirigenti scolastici, ribadendo la necessità di un urgente monitoraggio in ordine a questa problematica al fine di indicare le possibili misure integrative e suppletive da adottarsi di assistenza igienico-sanitaria sempre a carico del competente Stato.

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