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Trapani, in mille in piazza contro il sindaco Tranchida. Antonini: “Il tempo è finito, la città merita di più”

Trapani, in mille in piazza contro il sindaco Tranchida. Antonini: “Il tempo è finito, la città merita di più”
Credit foto: FC Trapani 1905

La mobilitazione, che ha visto la presenza anche di esponenti dell’opposizione, è stata indirizzata contro il sindaco Giacomo Tranchida e la sua giunta.

Questa mattina Piazza Vittorio Veneto a Trapani si è riempita di circa un migliaio di persone che hanno risposto all’appello di Valerio Antonini, imprenditore romano, presidente della SportInvest – la società che gestisce le squadre di basket e calcio locali – e leader del movimento politico “Futuro”.

La mobilitazione, che ha visto la presenza anche di esponenti dell’opposizione, è stata indirizzata contro il sindaco Giacomo Tranchida e la sua giunta.

Lo slogan che ha accompagnato cori e cartelli era diretto: “Te ne devi annà”.

L’intervento di Antonini

Dal palco, Antonini ha scandito parole dure: “Oggi continuare a immaginare una giunta guidata da Giacomo Tranchida fa venire l’orticaria a tutta la città. Io credo che sia il momento di cambiare. Il tempo di Tranchida è finito”.

L’imprenditore ha rivendicato la necessità di avviare un nuovo progetto politico e amministrativo. “Trapani merita un’idea di sviluppo seria – ha detto -, che dia risposte concrete ai cittadini”.

Antonini ha toccato diversi temi, dai disservizi alle difficoltà amministrative, fino alla vicenda della convenzione del PalaShark, definita una manovra “meschina” volta a ostacolare i suoi progetti sportivi e imprenditoriali. Una controversia che ha alimentato lo scontro tra il Comune e la società granata, culminata nei giorni scorsi con le dimissioni dell’assessore allo Sport, Emanuele Barbara.

Il PalaShark e le prossime mosse

Sul palazzetto Antonini ha ribadito: “La convenzione e il tentativo di crearci problemi dimostrano quanto sia difficile per un imprenditore investire in Sicilia con politici del genere. Ma io dimostro che non solo si può fare, ma che bisogna lottare per arrivare a dei risultati”.

Il leader di Futuro ha poi annunciato i prossimi appuntamenti: la convocazione del primo congresso del movimento e una nuova manifestazione già fissata per l’8 novembre.

Ha inoltre voluto rassicurare i tifosi: “La squadra non si muoverà. A costo che ci vengano a buttare fuori con le forze armate. Ma non potranno, perché non hanno nessun elemento legale per farlo”.

Il post sui social e gli attacchi politici

Poche ore dopo la manifestazione, Antonini ha pubblicato una foto sui suoi canali social, accompagnata da un lungo commento: “La dedico ai trapanesi che vogliono il cambiamento, che vogliono mandare a casa questo sindaco, che sono stanchi dei soprusi, che chiedono acqua, strade pulite e decoro”.

Non sono mancati attacchi diretti al sindaco Tranchida e ad altri esponenti della politica locale, come Safina, Panepinto, Patti e Genco, oltre a frecciate rivolte anche a testate giornalistiche e operatori dell’informazione, definiti “presunti giornalisti”.

Antonini ha concluso con un messaggio di sfida: “Oggi avete preso uno schiaffo enorme dalla città. Ormai il dado è tratto. Ora serve l’ultimo scatto. Riusciremo a cambiare tutto entro breve e faremo finire nel dimenticatoio queste cose inutili. Grazie Trapani”.