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Dopo Enna, lavoratori in nero rintracciati anche nel Trapanese: percepivano assegno di inclusione e Naspi

Dopo Enna, lavoratori in nero rintracciati anche nel Trapanese: percepivano assegno di inclusione e Naspi

I successivi accertamenti hanno consentito di acclarare come quattro lavoratori “in nero” appartenessero a nuclei familiari percettori dell’Assegno di Inclusione e Naspi

In relazione al potenziamento dei controlli sul territorio disposti nell’ambito del Comitato dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica sono stati eseguiti mirati controlli nei confronti di tre attività economiche marsalesi (una pizzeria, una gelateria e un negozio di articoli per la casa) individuando complessivamente nove lavoratori in nero, tutti di nazionalità italiana. I finanzieri marsalesi hanno sorpreso i lavoratori intenti a svolgere le attività di cameriere e di addetti alle vendite all’interno dei locali adibiti ad attività d’impresa, senza che il loro rapporto di lavoro fosse stato preventivamente comunicato dal datore di lavoro al Centro per l’impiego.

I lavoratori in nero rintracciati a Trapani usufruivano di Assegno di inclusione e Naspi

I successivi accertamenti hanno consentito di acclarare come quattro lavoratori “in nero” appartenessero a nuclei familiari percettori dell’Assegno di Inclusione (misura di sostegno economico e sociale che dal 2024 ha sostituito il Reddito di Cittadinanza) e uno risultasse percettore della Nuova Assicurazione Sociale.

Reddito di Cittadinanza e Assegno di inclusione senza requisiti, i casi a Enna

Beneficiavano del Reddito di Cittadinanza o dell’Assegno di Inclusione senza averne i requisiti: la Guardia di Finanza di Enna ha scoperto 62 persone – cittadini italiani e stranieri – che avrebbero percepito illegalmente le prestazioni dell’Inps, per un totale che ammonta a oltre 310mila euro. Per tutti i coinvolti, segnalati alla Procura della Repubblica competente e all’INPS per le operazioni di recupero delle somme indebitamente percepite, vige il principio di presunzione d’innocenza fino a eventuale accertamento della responsabilità penale.I finanzieri del comando provinciale ennese hanno svolto una serie di controllo nell’ambito della costante attività di vigilanza sulla spesa pubblica e hanno individuato 62 percettori di AdI ed ex reddito di cittadinanza che avrebbero ricevuto somme di denaro senza avere i requisiti previsti dalla legge. Più di 310mila euro percepiti indebitamente.

L’indagine delle Fiamme Gialle ha permesso di individuare e bloccare anche altri importi non ancora elargiti dall’INPS, per un totale di circa 177mila euro riferibili “a varie richieste ritenute illecite e naturalmente finalizzate alla percezione dei sussidi”.

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