Caos totale in casa Trapani Shark, con l’addio dell’allenatore Jasmin Repesa e l’esclusione dell’ex capitano Amar Alibegovic. Dopo le dimissioni del tecnico croato, la società aveva provato a ricucire lo strappo respingendo le dimissioni, ma Repesa ha confermato la propria decisione ed è ripartito per la Croazia. Durissima la reazione del club: “Repesa ha abbandonato. Accuse infondate”, ha scritto, parlando di una fuga improvvisa e senza confronto con il presidente Antonini.
I veleni
Repesa ha invece denunciato “circostanze create da alcune persone” e “comportamenti non professionali” che, a suo dire, avrebbero reso impossibile proseguire il lavoro. “Ho sempre dato il 101%, ma non era più possibile operare in modo professionale. La rescissione è stata l’unica scelta giusta”, ha detto, chiedendo inoltre che “non vengano più diffuse affermazioni false nei confronti dei giocatori o dello staff”. A peggiorare la situazione in casa granata, la vicenda Alibegovic, messo fuori squadra. L’ex capitano ha replicato con un messaggio durissimo, in cui sostiene che “quello che ho vissuto non si può definire in nessun modo professionismo” e denuncia accordi non rispettati, ricostruzioni distorte e chiarisce che l’addio è stata “solo” una sua scelta.
I tifosi chiedono risposte
Di fronte a questa situazione, oltre cento tifosi si sono radunati di fronte al PalaShark per chiedere chiarimenti. Il direttore sportivo Valeriano D’Orta ha rassicurato sottolineando che “gli obiettivi del club restano immutati” e che il percorso sportivo della squadra non verrà compromesso. Il presidente Antonini ha aggiunto un chiarimento economico: “I giocatori sono stati pagati fino al 3 dicembre. E in questi giorni stiamo saldando anche l’F24 di settembre e ottobre”, provando a smontare eventuali polemiche su stipendi e regolarità finanziaria.
Futuro incerto
Con lo staff tecnico decimato e il vice-allenatore mai rientrato in Italia, la panchina è passata ad Alex Latini, chiamato a guidare un gruppo scosso e con il programma tecnico interrotto. Sullo sfondo resta il fascicolo relativo all’iscrizione alla serie A 2025-2026, per il quale la società sostiene di disporre di nuovi documenti a supporto della propria posizione. La trasferta di Treviso diventa così un test di tenuta per una squadra che deve ritrovare sul campo quella stabilità venuta meno fuori dal parquet.