è stato costituito in Prefettura con l’obiettivo di migliorare il sistema di prevenzione degli incidenti e di individuare delle strategie condivise ed efficaci per contrastare i rischi per gli automobilisti
TRAPANI – Un osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali, per lavorare al meglio al sistema di prevenzione e individuare delle strategie efficaci per il contrasto di tale fenomeno.
È stato costituito alla Prefettura di Trapani l’Osservatorio provinciale sull’incidentalità stradale. Il tavolo di lavoro è presieduto dal prefetto Daniela Lupo ed è composto da rappresentanti delle Forze dell’Ordine, delle Polizie municipali e dell’Anas e sarà integrato con rappresentanti di altri organismi pubblici o privati la cui partecipazione sia ritenuta utile.
La costituzione di tale organismo nasce dal decreto ministeriale n. 267 del 26 ottobre dello scorso anno, che ricostituisce il Cicass, il Comitato per l’indirizzo ed il coordinamento delle attività connesse alla sicurezza stradale presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
L’obiettivo è quello di svolgere un’azione di supporto per affrontare in modo sinergico tutte le tematiche di sicurezza stradale attraverso il coinvolgimento dei vari livelli di governo territoriale. L’osservatorio nazionale, attraverso la realizzazione di un sistema informativo, integra i dati e le conoscenze disponibili sulla sicurezza stradale e li rende disponibili al pubblico su un portale internet e all’Osservatorio europeo per la sicurezza stradale.
L’organismo avrà il compito di acquisire, elaborare e pubblicare un insieme di informazioni dedicate alla sicurezza stradale con l’obiettivo di divulgare le informazioni sullo stato della sicurezza stradale, in vista del monitoraggio e diffusione dei risultati del Piano nazionale della sicurezza stradale 2030. I dati saranno utilizzati per analisi, studi, ricerche scientifiche sulla sicurezza stradale, e per la sensibilizzazione dei cittadini. I punti di interesse per la raccolta dei dati sono tanti, e finalizzati al miglioramento della circolazione stradale in termini di sicurezza.
La ricerca, infatti, va a disegnare il fenomeno dell’incidentalità stradale da diversi punti di vista, in modo da averne un quadro il più possibile dettagliato. Si parte quindi dal contrasto degli eccessi di velocità, attraverso il monitoraggio dell’impiego dei dispositivi di controllo, e l’elencazione dei diversi sistemi disponibili, che mostrano diversi punti di forza e debolezza, per utilizzarli al meglio nel contesto a loro più adatto.
Non meno importante, la prevenzione, insieme alle amministrazioni sanitarie locali, della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, con azioni sinergiche e coordinate che mettano insieme profili di prevenzione sanitaria e rieducazione.
Un altro elemento da non dimenticare, l’utilizzo delle cinture di sicurezza e di altri sistemi di ritenuta e protezione. Nonostante le norme a riguardo sono ormai consolidate, i dati dell’infortunistica stradale mostrano che ancora non c’è stato un completo adeguamento delle condotte dei conducenti. Altro elemento importante, la distrazione alla guida, che sta diventando sempre più motivo di incidente stradale.
L’utilizzo degli smartphone è capillare e indiscriminato, e il loro uso scorretto ha spesso avuto conseguenze tragiche per la vita di molte persone. Su questo fronte, si vogliono concentrare gli sforzi sia su azioni di controllo, sia sulla promozione di condotte virtuose adeguate, con il coinvolgimento non solo degli organi di polizia stradale, ma ad ogni operatore che si trovi anche occasionalmente a svolgere compiti di controllo sul territorio.