Trapani, vendemmia di alta qualità, ma preoccupa il caro prezzi - QdS

Trapani, vendemmia di alta qualità, ma preoccupa il caro prezzi

Vincenza Grimaudo

Trapani, vendemmia di alta qualità, ma preoccupa il caro prezzi

venerdì 09 Settembre 2022

I produttori di uve del trapanese devono fare i conti con l’aumento dei costi di produzione. L’ennesimo ostacolo da superare, dopo la siccità degli ultimi mesi e la conseguente crisi idrica

TRAPANI – Il raccolto sarà sostanzialmente lo stesso dello scorso anno, forse leggermente in ribasso del 10 o 20 per cento al massimo. Ma quel che preoccupa invece i produttori di uve della provincia trapanese, in realtà, è il prezzo che dovrà essere applicato. Tra aumenti di costi di materia prime e di produzioni nell’ambito della necessaria filiera il rischio è che di debbano proporre aumenti che potrebbero essere insostenibili per il consumatore trapanese, alle prese già con il difficilissimo caro vita che sta stangando da inizio anno.

L’ennesima battaglia dei prezzi del vino

Si tratta quindi di affrontare l’ennesima battaglia dei prezzi, la stessa a cui i produttori sono abituati (seppur per motivi diversi) da sempre, ma che quest’anno appare dura, durissima, perché risente dell’impennata inflazionistica che ha gonfiato a dismisura i prezzi di carburante agricolo, fertilizzanti, corrente elettrica. Tra i produttori, in un’annata particolarmente siccitosa in tarda primavera e inizio estate, c’è stato anche chi si è dovuto confrontare con la mancanza di risorse idriche nonostante una diga a qualche centinaio di metri di distanza. È stato il caso della zona di Castelvetrano, lasciata praticamente a secco dalla diga Trinità.

“I nostri viticoltori – dichiara Camillo Pugliesi, presidente della Cia Sicilia Occidentale – sono campioni di resilienza. Anche stavolta porteranno a termine un’annata costellata da innumerevoli ed enormi sacrifici, con poca tutela da parte di chi dovrebbe garantire determinati servizi, che non sono gratuiti. E lo faranno portando sul mercato un prodotto eccellente, che anno dopo anno è sempre più sostenibile e di qualità e che non può essere svenduto”. La crisi dei prezzi sta colpendo tutta la filiera, soprattutto produttori e cantine sociali: “Auspichiamo – aggiunge Pugliesi – che prevalga il buonsenso, non ci siano speculazioni incontrollate e che si possano mettere in campo tutti gli sforzi per far sì che i prezzi di vendita permettano ai produttori di ricavarne un profitto dignitoso. Nelle cantine stiamo ammassando un ottimo prodotto, valorizziamolo nel miglior modo possibile”.

Siccità e caldo anomalo hanno sicuramente influenzato la resa

A giugno, siccità e caldo anomalo hanno sicuramente influenzato la resa di chi non ha avuto acqua a disposizione. Per i rossi il discorso è diverso, anche se resta fondamentale il fattore acqua: la vendemmia in Sicilia occidentale sta iniziando adesso, quindi questo mese di settembre sarà fondamentale visto che piogge e abbassamento delle temperature nelle ultime due settimane hanno ridato slancio alle viti, anche dove non è stato possibile avere cura dell’irrigazione. La qualità superiore, anche per questa vendemmia, è stata confermata dai dati raccolti fino a questo momento.

“Per i bianchi – spiega l’enologo Benedetto Alessandro – i giochi ormai sono fatti e le analisi su zuccheri, ph e acidità ci dicono che la qualità, per chi ha potuto gestire con cura l’irrigazione delle viti, è certamente sopra la media. Avere acqua a disposizione è un fattore fondamentale non solo per avere più quantità ma anche più qualità: una pianta ben irrigata, e che non soffre stress idrico, ad esempio, ha abbondanza di foglie fondamentale per tenere protetti i grappoli da temperature elevate”.

Una raccomandazione che viene data ai viticoltori è di non fermarsi all’analisi del grado zuccherino per le uve da rosso. Un buon valore di zuccheri non vuol dire che il grappolo abbia completato il suo processo di maturazione, visto che in gioco ci sono altri fattori come i polifenoli: “Il rischio – conclude Alessandro – è di portare al processo di vinificazione un’uva che non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità”.

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