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Trasformare Co2 in carburante. Ambiente, i ragazzi sbagliano l’obiettivo

Abbiamo attirato la vostra attenzione (speriamo) sull’inquinamento ambientale che sta distruggendo la Terra, per sottolineare come le proteste di giovani, di ambientalisti e di altri siano mal poste perché hanno individuato obiettivi sbagliati.
Il primo: prendersela con l’aereo o con le auto diesel sostenendo che inquinino più del treno e delle auto elettriche. Sbagliato. Non è il mezzo di locomozione ad inquinare, bensì il carburante che utilizza a seconda che sia di matrice fossile o naturale. Ora voglio porre alla vostra attenzione una questione ancora più importante e riguarda l’enorme danno che l’anidride carbonica provoca alla calotta che sta intorno alla sfera terrestre.
Tale calotta fa da filtro ai raggi solari per evitare che gli oltre mille gradi distruggano la vita sulla terra.
L’anidride carbonica riduce lo spessore dell’atmosfera e quindi il filtro diventa meno efficace, con la conseguenza di un aumento della temperatura sia sulla terra che nei mari, con il conseguente scioglimento dei ghiacciai.

L’anidride carbonica si produce anche in forma liquida perché serve a processi necessari a beni e servizi. Dunque è di per sè una materia prima. La domanda che ne consegue è la seguente: perché non si orienta la ricerca per catturare l’anidride carbonica che vi è in natura e trasformarla in un prodotto da utilizzare nei vari processi?
Anche in questo caso dobbiamo evidenziare come il danno che si sta creando sulla superficie terrestre e marina è conseguente alla mancanza dell’ultimo segmento dell’economia circolare. In natura, qualunque sostanza si trasforma continuamente in altra sostanza, fino a ritornare, attraverso diverse parti del processo, alla sostanza iniziale.
Nel caso dell’anidride carbonica, essa rimane libera perché non è catturata, con la conseguenza che non completa il circuito e danneggia l’ambiente. Ecco dove sbagliano i ragazzi: protestano per un fatto che non provoca il danno che abbiamo appena indicato, perciò bisognerebbe chiarirgli le idee affinché la loro giusta protesta sia indirizzata bene.
Che i giovani debbano battersi per il loro futuro è fuori discussione. è anche fuori discussione che debbano attingere alle fonti del sapere per indirizzare bene la loro protesta.
Quando continuano a sostenere che i carburanti fossili inquinano, è vero; quando sostengono che dai processi di lavorazione di varia natura residua la Co2, è vero; quando indicano all’opinione pubblica il disastro che si compie in varie parti del mondo bruciando gli alberi, protestano giustamente. Ma dalle proteste non emerge la vera causa dell’inquinamento e cioè lasciare libera nell’aria l’anidride carbonica senza catturarla ed utilizzarla in processi produttivi.
Si dirà che ancora non ci sono adeguate tecnologie per fare quanto precede. Può darsi. Ma allora perché non indirizzare la ricerca per trovare quelle necessarie tecnologie atte ad utilizzare la Co2?
Come sempre è l’innovazione che fa crescere l’umanità. Quando ci si attesta su posizioni cristallizzate, il processo evolutivo delle persone non avanza, perché qualunque fermo è sintomo di malattia.

Vi è un altro processo che consente l’utilizzazione dell’anidride carbonica ed è un processo che la natura ha previsto in modo abbondante, vale a dire: quello degli alberi. Questi si nutrono di anidride carbonica e liberano ossigeno, che serve ai viventi.
La conseguenza è che i giovani dovrebbero puntare l’altro corno della loro protesta verso quei Paesi che non piantano alberi. Se ogni Paese procedesse a piantare un nuovo albero per ogni abitante, in un anno prenderebbero vita 7,3 miliardi di alberi i quali ridurrebbero cospicuamente l’anidride carbonica, da loro utilizzata per vivere.
Il ragionamento ci porta a concludere che la nemica più volte citata si può fronteggiare molto bene in modo naturale ed anche in modo proficuo. Se questo non accade è perché prevalgono interessi di parte ed egoismi che impediscono di fare quanto serva all’umanità.
Buonsenso, civiltà e capacità, ecco le doti che possono combattere tale egoismo.