“Oggi creare una compagnia aerea siciliana con capitali siciliani è un atto rivoluzionario”. A dirlo, dal Travelexpo di Terrasini, è Luigi Crispino, patron di Air Sicilia e oggi presidente della Fondazione Air Sicilia, che ha affrontato il problema del caro-voli. “Ogni anno – ha detto – l’insieme del sistema istituzionale siciliano eroga, sotto varie forme e a vario titolo, 140milioni di euro per sostenere e incentivare le compagnie aeree ad effettuare i collegamenti da e per la Sicilia, mirando ad abbattere il caro-voli. Ma le tariffe restano altissime. Altri 24 milioni vengono erogati per la continuità territoriale con Lampedusa e Pantelleria, servizio che Air Sicilia gestiva con un contributo di appena 1,5 milioni l’anno. Salvo poi l’avere innalzato l’importo del bando a 19 milioni l’anno, appena una settimana dopo avere fermato i nostri aerei”.
“Di questi 140 milioni – ha aggiunto Crispino – 60 milioni vengono erogati a Ryanair sotto varie forme, fra le quali il marketing territoriale. Air Sicilia e poi Windjet non hanno ricevuto contributi, eppure i loro prezzi erano calmierati. Questo era possibile perché il trasporto aereo è un elemento strutturale di un territorio, può essere sostenibile solo se gestito da una compagnia che abbia chiaro come il proprio ruolo sia finalizzato alla crescita del proprio popolo. Ryanair giustamente fa l’interesse del popolo irlandese, porta soldi a Dublino. La Regione da quest’anno ha aggiunto una spesa di altri 40 milioni affinché sia praticato uno sconto ai viaggiatori siciliani, però le tariffe restano altissime: 500 euro per 38 minuti di volo dalla Sicilia a Roma, quando noi abbiamo calcolato che il costo industriale complessivo di un moderno aereo per un’ora di volo è di appena 44 euro a posto”.
Da qui l’importanza della creazione di una compagnia aerea siciliana. Leonardo Licitra, presidente del Consiglio di sorveglianza della nuova compagnia Aerolinee siciliane, ha spiegato come si sta procedendo alla raccolta di fondi tramite piccoli azionisti siciliani, arrivata oggi a quasi 500mila euro. Tre gli obiettivi della compagnia: il trasporto aereo, l’handling e la manutenzione degli aerei.
“Dal 2 aprile – ha comunicato Licitra – dopo la chiusura dell’aumento di capitale, abbiamo aperto all’ingresso di terzi nel capitale. Stiamo creando una struttura per sviluppare un rapporto con questi soggetti e apriremo una condivisione con i territori. L’obiettivo è quello di arrivare a raccogliere 2 milioni di euro entro il 30 settembre. In più, stiamo conferendo alla società beni materiali e immateriali per essere bancabili e abbiamo aperto le trattative per noleggiare un Airbus 319. E stiamo curando una interlocuzione con la Regione che speriamo voglia tutelare l’interesse collettivo di avere a disposizione una compagnia aerea siciliana. Poi serviranno quattro mesi per le autorizzazioni al volo”.