A Terrasini è scontro sulla piscina comunale - QdS

A Terrasini è scontro sulla piscina comunale

Michele Giuliano

A Terrasini è scontro sulla piscina comunale

venerdì 23 Febbraio 2024

La struttura non riaprirà prima del prossimo 3 marzo e i consiglieri di opposizione hanno posto l’accento sulle difficoltà legate ai costi necessari per pagare le spese energetiche

TERRASINI (PA) – Continua a rimanere chiusa la piscina comunale. “Problemi tecnici”, secondo quanto comunicato dall’Amministrazione guidata dal sindaco Giosuè Maniaci, ma l’opposizione non ci sta e in Consiglio comunale si è ipotizzato che questa chiusura sia una scelta consapevole e strategica, anche se non ufficiale, per mascherare i problemi di gestione della struttura nel periodo invernale, per via dei costi energetici particolarmente elevati.

La piscina comunale resterà chiusura sino al 3 marzo

Secondo l’Amministrazione comunale, invece, la chiusura è dovuta a uno strappo sul telone di copertura della piscina: non ci sarebbero ditte in grado di ripararlo in Sicilia e per questo è stato necessario l’invio al Nord per la riparazione. Sta di fatto che la struttura resterà chiusura sino al 3 marzo. Quindi quasi tre mesi di stop, salvo ulteriori intoppi, dal momento che i cancelli sono stati sbarrati già dallo scorso 15 dicembre sempre per “problemi tecnici”.

A raccogliere i malumori dei cittadini è stato il consigliere comunale Ciccio Perna, che ha sottolineato come non siano stati privati del servizio solo i “semplici” cittadini, ma anche gli sportivi. La società locale di pallanuoto della Rari Nantes, per esempio, è costretta a dover andare ad allenarsi a Palermo, con non pochi disagi. “Non è tollerabile – ha detto Perna – che un paese come Terrasini, che ha una struttura così importante, non possa metterla disposizione della comunità per così lungo tempo. Anche perché, vorrei ricordarlo, il Comune ha speso da poco tempo tanti fondi per rimettere in sesto l’immobile e tutti i suoi locali”.

Nel 2022 la piscina ha subito importanti lavori di ristrutturazione

Proprio nel 2022 la piscina ha subito importanti lavori di ristrutturazione, del costo totale di un milione di euro, che hanno permesso di avere un impianto a norma dove si possono realizzare anche gare di rilevanza nazionale. Sono stati costruiti nuovi spogliatoi, è stato rifatto il piano vasca e la pavimentazione degli spazi adiacenti alla vasca, nuovi servizi e la messa in sicurezza di tutto l’impianto e delle gradinate. “Ritengo incredibile – ha aggiunto il consigliere – che non si siano investiti soldi per l’efficientamento energetico e per abbattere i costi per il riscaldamento della struttura, che ha ancora una caldaia a gas”.

Le critiche del consigliere Perna

Il consigliere Perna è andato dritto al punto, esprimendo la preoccupazione che tali chiusure possano essere il preludio di un processo di privatizzazione della struttura: “Questo non lo permetterò, sono disposto anche a incatenarmi per impedire una cosa simile. Credo che il sindaco, anziché impegnarsi in campagne elettorali nei territori vicini, debba stare più attento ai bisogni della sua comunità”.

La replica del sindaco Giosuè Maniaci

Il primo cittadino non si è però scomposto e ha reagito con serenità alle critiche dell’opposizione: “Questi lavori sono necessari e a noi queste lamentele non sono state manifestate, anche perché di utenti in questo periodo non ce ne sono moltissimi. L’Amministrazione da tempo ha manifestato l’intenzione di gestire la struttura con altri partner, che siano società sportive o privati, non ne abbiamo mai fatto mistero. Con questa formula si potrebbe aprire più delle 3-4 ore giornaliere che possiamo garantire con le risorse di cui disponiamo”.

In riferimento al problema dei costi legati all’energia, il sindaco ha poi ricordato come siano stati messi in funzione i pannelli fotovoltaici con scambio sul posto con Enel, ma che questi sono insufficienti per poter riscaldare a dovere la quantità d’acqua contenuta nella piscina. “Si stanno poi valutando ancora altri interventi – ha concluso Maniaci – il cantiere lo possiamo considerare ancora aperto”.

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