Dalla difficile fruibilità dei servizi una maggiore propensione all’uso dei mezzi privati; nell’Isola coinvolto l’80% dei lavoratori. La Campania è la regione in cui si lamentano le maggiori complicanze nell’accesso al trasporto pubblico (55,9%)
PALERMO – Decongestione del traffico, riduzione dei tempi di viaggio, riduzione delle emissioni inquinanti: questi sono solo alcuni dei benefici in termini di salute e di benessere delle persone derivanti dall’uso dei mezzi di trasporto pubblico, in sostituzione del mezzo privato.
Questo, purtroppo, non è sempre possibile, specialmente quando due famiglie su cinque hanno difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici: questo è proprio quanto accade in Sicilia, regione in cui a lamentare tale difficoltà è il 39,6% delle famiglie, il 6% in più rispetto a quanto avviene mediamente a livello nazionale (33,5%). Queste sono solo alcune delle elaborazioni contenute all’interno del rapporto Sustainable development goals (Sdgs – Obiettivi di sviluppo sostenibile), recentemente pubblicato dall’Istituto nazionale di statistica.
Come sempre, le disparità all’interno del territorio italiano sono particolarmente ampie. Rispetto a quanto rilevato nella nostra regione, risultati nettamente peggiori si osservano in Campania, con difficoltà ad accedere al collegamento dei mezzi pubblici nella zona in cui risiedono pari al 55,9%, e in Calabria (42,1%).
Tutt’altra storia caratterizza le regioni settentrionali: infatti, ad esempio, in Emilia Romagna tale difficoltà è lamentata da una famiglia su quattro (25,4%, ovvero circa il 15% meno rispetto a quanto si rileva nell’Isola); in Veneto si parla del 29,7% e in Lombardia tale incidenza si attesta sul 30,1%. In generale, i piccoli Comuni presentano le maggiori difficoltà, rispetto a quanto avvenga ai centri delle città metropolitane. In tal senso, è necessaria ed urge una specifica politica di incentivi al trasporto pubblico, che potrebbe favorire l’uso dei suddetti mezzi, tanto nei piccoli Comuni quanto nelle grandi città metropolitane.
Non è certo un caso se nelle regioni meridionali, in cui l’accesso ai mezzi di trasporto pubblico è più difficoltoso, l’incidenza di persone che abitualmente usano solo mezzi privati per recarsi a lavoro è più elevata rispetto a quanto accade mediamente a livello nazionale. In Sicilia, ad esempio, tale incidenza riguarda quattro persone su cinque (79,1%, circa cinque punto percentuali in più rispetto al 74,2% mediamente rilevato in Italia e tre punti percentuali in più rispetto al 76,1% del Mezzogiorno).
Un’incidenza superiore rispetto a quella siciliana si totalizza solo in Calabria (79,9%). In Lombardia, invece, ricorre all’esclusivo uso dei mezzi privati il 71,4% dei lavoratori (dunque, circa l’8% in meno rispetto a quanto rilevato nell’Isola).
Infine, relativamente agli studenti, nell’Isola solo poco più di uno su cinque utilizza esclusivamente mezzi pubblici per raggiungere il luogo di studio (21,1%, oltre sette punti percentuali meno rispetto al 28,5% mediamente rilevato a livello nazionale). Anche in questo caso, le regioni maggiormente performanti appaiono essere quelle settentrionali: infatti, ad esempio, in Lombardia (31,3%) e Veneto (30,9%) è possibile osservare le incidenze percentuali più sostenute a livello nazionale di studenti che hanno utilizzato esclusivamente i mezzi pubblici per raggiungere il luogo di istruzione.