Aveva 23 anni Sofia Pozzi, la ragazza della provincia di Monza-Brianza annegata giovedì 28 agosto a Sirolo (Ancona) mentre faceva il bagno davanti alla spiaggia del Lavi: la Procura di Ancona ha aperto un fascicolo sulla morte della 23enne, con la pm di turno Serena Bizzarri che al momento non ha ravvisato reati in merito al drammatico incidente, ma sono in corso accertamenti.
La tragedia
La giovane è stata vista annaspare dagli amici, durante un bagno ai Lavi, un tratto impervio e pericoloso soprattutto con il mare mosso. Gli amici hanno cercato di raggiungerla per riportarla verso gli scogli, ma il mare era mosso e la corrente troppo forte. Stanca e sopraffatta dalle onde, l’hanno vista annaspare e poi perdere i sensi.
Nata a Sesto San Giovanni e residente a Varedo in Brianza, Sofia era arrivata in vacanza con la madre, scrive il Corriere Adriatico. Ieri aveva deciso di andare al mare con un gruppo di amici e insieme a loro si era immersa in uno specchio d’acqua suggestivo ma insidioso, davanti agli scogli dei Lavi, accessibile dalla spiaggia Urbani.
La dinamica
Secondo le prime ricostruzioni, la giovane si sarebbe immersa in un’area dove la balneazione è consentita, ma priva di spiaggia ed esposta ai rischi della scogliera e alle difficoltà di risalita. Ieri il mare era particolarmente agitato, tanto che i bagnini nella vicina Numana stavano già invitando i presenti a non entrare in acqua, mentre altri turisti avevano rinunciato al bagno proprio a causa delle onde.
Inutili soccorsi
Per oltre un’ora i medici hanno tentato in ogni modo di strapparla alla morte, alternandosi nelle procedure di rianimazione sia a bordo che a terra, ma ogni sforzo si è rivelato vano. Poco dopo le 14 non si è potuto far altro che constatarne il decesso. Sulla salma della giovane non è stata disposta nessuna autopsia ma solo un esame esterno per non lasciare alcun dubbio sull’annegamento.

