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Cavallo di ritorno per restituire il motore rubato, tre arresti a Vittoria per estorsione e ricettazione

Cavallo di ritorno per restituire il motore rubato, tre arresti a Vittoria per estorsione e ricettazione
Carabinieri – foto di repertorio

I militari hanno chiuso un’indagine condotta tra le vie del centro storico arrestando un 62enne P.P. e i fratelli R.D. ed R.S.D di 25 anni sorpresi mentre intascavano da un cittadino tunisino B.M. c.l. di 69 anni, 100 euro come compenso per la restituzione del suo motore

Continuano i controlli nel territorio del comando provinciale dei carabinieri di Ragusa. Focus sul di contrasto ai reati contro il patrimonio.

Nei giorni scorsi, i militari dell’Arma della stazione di Vittoria hanno chiuso un’indagine condotta tra le vie del centro storico del paese del Ragusano arrestando un 62enne P.P. e i fratelli R.D. ed R.S.D di 25 anni sorpresi mentre intascavano da un cittadino tunisino B.M. c.l. di 69 anni, 100 euro come compenso per la restituzione del suo motore che gli era stato rubato circa due settimane prima mentre si trovava parcheggiato nei presso della casa rurale di campagna. Un vero e proprio cavallo di ritorno.

Le indagini dei carabinieri

La vittima nella denuncia aveva indicato alcuni segni distintivi presenti sul ciclomotore che non sono sfuggiti all’attenzione dei militari che avevano notato il mezzo sopra il cassone di un autocarro utilizzato da una persona indagata.

I carabinieri hanno prima pedinato i sospetti e successivamente, avendo documentato il passaggio di danaro dalla vittima agli estortori, sono intervenuti bloccandoli e conducendoli, con l’ausilio di altre pattuglie in caserma. Lì, dopo le formalità di rito e di concerto con l’autorità giudiziaria, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Il motore rinvenuto è, invece, stato restituito al legittimo proprietario.

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Cavallo di ritorno per scooter e auto: il blitz a Palermo con 7 arresti

Torna alla mente il maxi blitz di Palermo del settembre 2024, quando i carabinieri della compagnia San Lorenzo, insieme al personale della squadra mobile sezione reati contro il patrimonio, eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, nei confronti di sette persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio, rapina ed estorsioni.

L’operazione fu il risultato di un’indagine avviata nel 2021, condotta dal nucleo operativo della compagnia San Lorenzo e contestualmente, con analoga attività, dalla squadra mobile della questura, al termine della quale è emersa l’operatività di un sodalizio criminale i cui componenti sono ritenuti responsabili di una rapina a mano armata, nonché di numerosi furti di autovetture e di motocicli, in relazione ai quali gli arrestati avrebbero, con il metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno”, estorto ai proprietari somme di denaro, oscillanti tra i 300 e i 1.500 euro, per tornare in possesso dei loro mezzi.

In particolare, i sette destinatari dei provvedimenti restrittivi, tutti abitanti nel quartiere di San Filippo Neri, sono ritenuti responsabili di numerosi furti commessi nel capoluogo e nei comuni limitrofi avvalendosi anche della complicità di altri indagati. Le indagini nel loro complesso hanno fatto luce su 26 episodi di estorsione, 28 furti, 19 ricettazioni, una rapina aggravata ed una condotta di riciclaggio; nel corso dell’attività, 3 persone sono state arrestate in flagranza di reato e ulteriori 13 sono state denunciate a piede libero per i reati consumati e tentati di furto e ricettazione.