Il volume corrente delle tredicesime va decurtato a causa delle spese da affrontare (Ici, Imu, Tasi, tasse automobilistiche, canone Rai) e per l'impatto dell'aumento dei costi dell'energia
Le tredicesime di dipendenti e pensionati, al netto delle imposte, aumentano quest’anno a 47,3 miliardi di euro, in ragione della nuova occupazione, dell’ingresso di nuovi pensionati (con maggiori contributi) e della minore Irpef, tuttavia “i consumi derivanti solo da 13esime si riducono in termini reali, ai minimi da 15 anni a 1.532 euro a famiglia”. E’ la stima dell’Ufficio studi Confcommercio in un’analisi su tredicesime e consumi di Natale, presentata oggi, che mette a confronto le varie cifre nel corso degli anni quando nel 2008 gli italiani avevano a disposizione 1.810 euro”.
Il volume corrente delle tredicesime dunque va decurtato a causa delle spese da affrontare (Ici, Imu, Tasi, tasse automobilistiche, canone Rai) e per l’impatto dell’aumento dei costi dell’energia + 6 miliardi di euro solo nel mese di dicembre per le famiglie. “Questo non implica necessariamente minori consumi a dicembre: tutto dipende dalla fiducia (che è molto cresciuta a novembre) e dai sostegni”.