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Trenta aggressioni agli agenti in sei medi, il dramma dell’Ucciardone

Trenta aggressioni agli agenti in sei medi, il dramma dell’Ucciardone
Ucciardone

All’Ucciardone, in media cinque agenti della polizia penitenziaria vengono aggrediti ogni trenta giorni. In sei mesi i casi sono stati trenta, a conferma di una situazione che i sindacati definiscono insostenibile.

«Ogni giorno nelle carceri italiane si consumano aggressioni, insulti e umiliazioni contro la polizia penitenziaria, ma lo Stato resta in silenzio», denunciano Maurizio Mezzatesta, segretario nazionale CNPP, e Filippo Virzì, dirigente nazionale UGL.

«All’Ucciardone, in soli sei mesi, 30 agenti sono stati aggrediti – spiegano – il personale è ridotto all’osso, costretto a reggere un sistema al collasso. Non bastano le nuove assunzioni, serve rispetto e tutela per chi serve lo Stato. Indignarsi non è retorica, è un dovere civile».

«La polizia penitenziaria non chiede privilegi, ma condizioni di lavoro umane – concludono – il silenzio è il primo alleato della violenza».