Si è tenuto a Troina il “Festival del bulgur, dell’olio evo e dei prodotti del Mediterraneo”, evento pensato per coniugare la promozione del territorio e l’educazione alimentare
TROINA (EN) – Promuovere una sana alimentazione che coniughi il cibo e il gusto con la gastronomia del benessere e le eccellenze del territorio. Con questo obiettivo è stata realizzzata la prima edizione del “Festival del bulgur, dell’olio evo e dei prodotti del Mediterraneo”, proprio nel cuore della prima capitale normanna della Sicilia e uno dei Borghi più belli d’Italia.
La kermesse – organizzata dalla Città di Troina, dalla Scuola superiore di Gastronomia funzionale, dal Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche (Biometec) dell’Università di Catania, da Simetna e da Corto Circuitocon la collaborazione di Sicilia da Gustare, Zanussi e Casa Bacù main sponsor – ha avuto come fulcro un “Villaggio Mediterraneo” con esposizioni di prodotti tipici, degustazioni e cooking show.
“Dopo il successo della sagra della ‘Vastedda cu sammucu’ – ha spiegato l’assessore al Turismo e agli eventi Stefano Giambirtone – siamo lieti di aver ospitato nella nostra città questo nuovo evento gastronomico, che coniuga la tutela della salute con la promozione del nostro territorio e dei suoi prodotti tipici. L’educazione alimentare e le nostre eccellenze sono un binomio vincente, sul quale intendiamo puntare anche per incentivare una nuova cultura del cibo che, partendo dalla nostra cultura e tradizione, si radichi a partire dalle nuove generazioni”.
Protagonista della due giorni il bulgur o “grano spezzato”, antico alimento diffuso nel Mediterraneo e nel Medio Oriente, un grano duro non germogliato, i cui chicchi vengono macinati a pietra e ridotti in piccoli frammenti simili al cous cous, con basso indice glicemico e alto contenuto di fibre e minerali. Un alimento semplice e naturale che ha riacquistato notorietà grazie al fatto che la cultura della cucina naturalistica e salutistica si sta diffondendo con grande rapidità soprattutto nei paesi sviluppati dove diabete, tumori, sindromi metaboliche e malattie cardiovascolari e dell’opulenza in genere stanno procurando grande allarme sociale.