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Troppo smog a Palermo e Napoli, nuova procedura di infrazione Ue per l’Italia

Troppo smog a Palermo e Napoli, nuova procedura di infrazione Ue per l’Italia
Inquinamento atmosferico

Superati i valori limite per l’No2 da “diversi anni” e i piani per la qualità dell’aria adottati “non sono idonei a conformarsi in tempi brevi”. Carmelo Miceli, consigliere comunale a Palermo e coordinatore regionale del progetto Civico Italia: “Disastro annunciato”

L’Italia ancora sotto procedura di infrazione della Ue: la commissione europea ha messo in mora il Bel Paese per il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva sulla qualità dell’aria per l’inquinamento nelle aree urbane. Questa volta per Palermo e Napoli.

La direttiva stabilisce valori limite per diversi inquinanti atmosferici che gli Stati devono rispettare, tra cui il biossido di azoto (No2).

Se le concentrazioni di No2 nell’aria superano i limiti, la direttiva impone di adottare piani per la qualità dell’aria, per rientrare nelle soglie nel più breve tempo possibile. Gli agglomerati di Napoli e Palermo superano i valori limite per l’No2 da “diversi anni” e i piani per la qualità dell’aria adottati “non sono idonei a conformarsi in tempi brevi”.

Due mesi di tempo per rimediare

L’Italia ha ora due mesi di tempo per rispondere e rimediare alle carenze sollevate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, l’Ue potrà decidere di emettere un parere motivato, il secondo stadio della procedura di infrazione.

Miceli: “Un disastro annunciato, la mia interrogazione rimasta senza risposta”

Carmelo Miceli, consigliere comunale a Palermo e coordinatore regionale del progetto Civico Italia commenta così la messa in mora dell’Unione europea all’Italia.

“Avviene ciò che avevo annunciato all’inizio di novembre – dice – con la bocciatura del Piano di salubrità dell’aria di Palermo. È ancora più grave che in quei giorni avevo anche presentato un’interrogazione al sindaco per porre rimedio alla situazione che mette a serio rischio la salute e la qualità di vita dei cittadini, documento sul quale non ho mai ricevuto una risposta. Adesso ad intervenire è direttamente l’Europa che in assenza di una risposta soddisfacente potrà decidere di emettere un parere motivato, il secondo stadio della procedura di infrazione”.

“Urgente che il sindaco Lagalla intervenga”

E poi chiede l’intervento del primo cittadino: “È urgente che il sindaco Lagalla, a questo punto, intervenga immediatamente e venga in Aula a riferire sulle azioni che intende intraprendere per trovare una soluzione in tempi certi e rapidi”.

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