Truffa a medico pensionato di Trapani, 3 indagati

Ricco e anziano medico truffato, patrimonio dissipato: 3 indagati a Trapani

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Ricco e anziano medico truffato, patrimonio dissipato: 3 indagati a Trapani

Redazione  |
giovedì 25 Luglio 2024

Gli indagati sono accusati di circonvenzione di persone incapaci e auto-riciclaggio.

Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Trapani, al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno eseguito 3 provvedimenti cautelari per circonvenzione di persone incapaci e auto-riciclaggio: i tre indagati sarebbero autori di una truffa ai danni di un medico pensionato.

L’autorità giudiziaria competente ha disposto il divieto di avvicinamento alla vittima e il sequestro preventivo di 174.350 euro.

Truffa a medico pensionato di Trapani, le indagini

Le indagini preliminari, eseguite dai finanzieri della compagnia di Castelvetrano, hanno consentito di indagare su fatti che hanno determinato un’incolpazione provvisoria a carico degli indagati. Questi, approfittando dello stato d’infermità psichica e di fragilità e vulnerabilità di un facoltoso medico in pensione, non coniugato e senza figli, avrebbero sfruttato tale condizione per dilapidare il relativo ingente patrimonio in spese voluttuarie e investimenti.

In particolare, la prima indagata, con la promessa che avrebbe assistito per tutta la vita il professionista, si sarebbe fatta cointestare un conto corrente di quest’ultimo, dal quale avrebbe poi disposto alcuni bonifici a proprio favore per un totale di 55.000 euro; inoltre, avrebbe proceduto ad acquistare beni di lusso e a sostenere spese voluttuarie, grazie all’utilizzo indebito di alcune carte di credito del proprio “assistito”. Infine, avrebbe convinto quest’ultimo a sottoscrivere un atto mediante il quale si sarebbe fatta attribuire, a titolo di vitalizio, l’ingente somma di 464.513,91 euro.

Altro indagato, che risulta essere un cugino del medico vittima della truffa, approfittando della particolare fragilità psichica del congiunto, si faceva rilasciare una procura speciale per operare su un conto corrente dal quale avrebbe poi disposto, in proprio favore, bonifici per 146.807,25 euro, successivamente reimpiegati in fondi di investimento e in parte utilizzati per spese personali, tra cui l’acquisto di un’auto.

Proseguono gli accertamenti

L’indagine, eseguita sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Marsala e culminata con l’esecuzione dei predetti provvedimenti cautelari, manifesta l’impegno del Corpo nel contrastare le condotte delittuose tipiche della criminalità economico-finanziaria, a difesa in modo particolare, come in questo caso, dei soggetti più fragili.

Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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Immagine di repertorio

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