L’aumento delle truffe on line, non fa passare di moda i vecchi tentativi di raggiro. Anzi, a giudicare dai casi denunciati, sembra esserci un massiccio ritorno. Ne è il simbolo la cosiddetta truffa dello specchietto che negli ultimi giorni è balzata agli onori della cronaca con nuovi episodi.
Cos’è la truffa dello specchietto e come funziona
La truffa dello specchietto è uno dei raggiri più vecchi ma anche diffusi in Italia. Esserne vittima è facile, può capitare facilmente a tutti gli automobilisti specie se chi mette in atto l’inganno è abile. Come funziona? Il truffatore finge che lo specchietto della sua auto sia stato rotto dalla vostra vettura in marcia, così da farsi dare i soldi in contanti sul momento per rimediare al danno. Non sempre però si utilizza lo specchietto per la truffa, a volte, per esempio, vengono contestate ammaccature della fiancata.
Come agiscono i truffatori
In genere, da una vettura ferma o che procede lentamente, il truffatore lancia palline di plastica o piccoli sassi contro la vettura scelta come bersaglio del raggiro, così da fare un piccolo rumore. Successivamente si chiede all’automobilista di constatare il danno a lui imputato. Ed ecco che si mostra lo specchietto rotto. Se la vittima della tentata truffa mostra di crederci, i malviventi gli chiedono un risarcimento in denaro in contanti così da evitare le lungaggini burocratiche. I truffatori abili riescono a ricavare da 20 a 50 euro.
Come difendersi dalla truffa dello specchietto
Per riuscire a non cadere nella trappola innanzitutto è prudente evitare di marciare troppo vicini alle auto in sosta o che procedono molto lentamente.
Se però si è presi come bersaglio dei truffatori, la cosa più saggia da fare è scendere dall’auto, dire di non avere dietro soldi, né carte di credito o bancomat e poi dichiarare con garbo di essere in disaccordo al punto di voler chiamare i vigili per risolvere la questione. Scrivere la targa dell’auto può essere un altro deterrente. Davanti all’intento di chiamare i vigili, i truffatori in genere preferiscono lasciar perdere e vanno via. Ecco perché in genere a cadere vittima del raggiro sono i più anziani o i giovani neopatentati. Per loro è cosa opportuna rivolgersi rispettivamente ai figli o ai genitori, dicendo di voler contattare il proprietario dell’auto.
Truffa dello specchietto, gli ultimi casi denunciati
Molti episodi di tentata truffa dello specchietto sono stati segnalati negli ultimi giorni sulla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno. E alcune segnalazioni stanno circolando nelle ultime settimane nei vari gruppi social creati dagli automobilisti.
Nei giorni scorsi due uomini di 26 e 36 anni sono stati denunciati da una donna che avevano provato a raggirare nella zona di Forte dei Marmi in Toscana.
Ieri, invece, la truffa è riuscita ai danni di una automobilista di Trani, in Puglia. La donna ha sentito un rumore sordo provenire dalla fiancata della sua auto, si è dunque fermata ed è stata avvicinata da due uomini fra i 40 e i 50 anni che l’hanno accusata di aver danneggiato il loro specchietto retrovisore lungo il lato guida. La donna si è resa conto della truffa solo dopo aver consegnato ai due malviventi una banconota da 50 euro. La scorsa settimana, invece, i carabinieri hanno sorpreso un uomo in provincia di Caserta che aveva tentato la truffa dello specchietto chiedendo la somma di 100 euro. Dai primi accertamenti è emerso che, il truffatore, oltre ad avere precedenti specifici, era anche evaso poche ore prima.

