Truffe agli anziani, non si ferma l’impegno della Polizia di Stato a Enna - QdS

Truffe agli anziani, non si ferma l’impegno della Polizia di Stato a Enna

redazione

Truffe agli anziani, non si ferma l’impegno della Polizia di Stato a Enna

sabato 20 Luglio 2024

Si registra un aumento dei casi anche nel territorio della provincia, soprattutto verso gli anziani. Le forze dell’ordine invitano alla massima attenzione e a usare i recapiti di riferimento ai numeri 113 e 112

ENNA – È costante l’impegno della Polizia di Stato per prevenire e contrastare il fenomeno diffuso delle truffe, in particolare quelle agli anziani. Negli ultimi giorni, truffatori senza scrupoli, sono stati arrestati o denunciati in diverse località italiane dopo aver messo a segno i loro colpi.

Negli ultimi mesi si sono, infatti, già verificati molti casi della cosiddetta truffa del finto nipote o del finto avvocato: il modo ricorrente è costituito da una telefonata all’anziano nel corso della quale un sedicente avvocato racconta che un parente dello stesso anziano, un figlio o un nipote, sono rimasti coinvolti in un incidente e avrebbero bisogno, per non avere problemi con la giustizia, di pagare subito, in contanti, una sorta di cauzione.

La vittima, messa in agitazione dalla telefonata concitata e spesso disturbata nella comunicazione, crede al racconto e fornisce il denaro contante ad un emissario inviato a casa dal finto avvocato, ma in realtà un complice dello stesso.

E così, anche in provincia di Enna, nei primi giorni di luglio, una persona anziana ha denunciato di essere stata vittima di truffa da parte di una donna sconosciuta.

La vittima dopo aver ricevuto una telefonata anonima, ove veniva falsamente avvisata del fatto che il figlio era stato coinvolto in un incidente stradale, consegnava alla malfattrice, che nel frattempo si era presentata in casa, una somma di denaro che sarebbe servita a chiudere il contenzioso causato dal predetto incidente.

La Polizia di Stato invita sempre a prestare attenzione quando si è contattati da sconosciuti che si spacciano per familiari o parenti, chiedendo denaro o altre utilità. Chiamare la Polizia anche al minimo dubbio.

Nel periodo estivo, poi, il pericolo delle truffe è maggiore a causa del parziale svuotamento delle città. La Polizia di Stato è sempre presente e quando si hanno dubbi sulle persone che si incontrano o che vogliono entrare in casa è bene telefonare al 113 o al numero unico di emergenza 112.

Parlate con i vostri anziani, familiari o vicini di casa, e metteteli in guardia da possibili raggiri. Bastano pochi consigli per aiutarli a difendersi.

Se qualcuno resta vittima di una truffa o di un furto è importante denunciare l’accaduto immediatamente. La tempestività rappresenta un elemento importante perché, in questo modo, si dà la possibilità alle Forze dell’ordine di svolgere indagini ed evitare che altri, nel frattempo, subiscano il raggiro, assicurando alla giustizia i responsabili.

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