Truffe sui Green pass: falsi, rubati o venduti nel mercato nero

Truffe sui Green pass: falsi, rubati o venduti nel mercato nero
Controllo green pass

Da novembre sono quasi duemila (1.986) le segnalazioni arrivate alla polizia postale tramite il commissariato di polizia online su presunte truffe che riguardano i green pass.

Ci sono tre categorie di casi sul fenomeno delle certificazioni verdi illecite, chiarisce Croce, ”il green pass inesistente o truffa, quando c’è una persona che nei canali telegram, sui siti internet o nel dark web, dice di poter fabbricare un green pass falso a tuo nome e invece non ha nulla in mano. Chiede il tuo documento, i soldi e la tessera sanitaria ma in cambio non avrai nulla. Addirittura in alcuni casi si avrà una successiva estorsione dietro la minaccia di denunciarti perché hai tentato di procurarti un green pass illecitamente”.

Poi ”ci sono i green pass veri ma appartenenti ad altre persone”, continua, certificati singoli o interi archivi con migliaia di green pass che vengono venduti o ceduti per essere scaricati gratuitamente da internet. Per cui – avverte – il singolo usa il green pass vero di un’altra persona a suo rischio e pericolo”. Infine la terza tipologia, sottolinea, ”la punta più avanzata nel panorama nazionale, ovvero il caso di Napoli, dove un’organizzazione criminale era riuscita a fabbricare veri green pass ‘falsi’: il documento è vero nella sua materialità, falso perché ottenuto con requisiti inesistenti”. (CONTINUA LA LETTURA)

I sistemi che generano i Green pass

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