I malfattori riescono a truffare i clienti delle banche spacciandosi per il personale. Ecco come riconoscere chiamate e sms "truffa".
Aumentano le truffe in home banking. La polizia postale ha registrato decine e decine di denunce di utenti truffati tramite un sms che si inserisce direttamente tra quelli che la banca ha effettivamente inviato. Attenzione a non rispondere.
Il testo dell’sms in questione recita: “Gentile cliente, il nostro sistema ha rilevato un accesso anomalo, la preghiamo di verificare”. Alla fine del testo, un link diretto a un sito che termina con il dominio .info.
L’sms riesce a posizionarsi in coda a quelli che la banca in cui si detiene il conto corrente ha inviato. E, addirittura, capita che la vittima possa ricevere una chiamata dal numero verde della porpria banca, venendo persuaso da un falso fornitore e dare i propri dati sensibili relativi al conto (vishing).
Il Codacons avverte – per qualsiasi sms sospetto o qualsiasi chiamata – di non fornire dati sensibili, di chiamare subito la propria banca o di contattare il Codacons stesso (info@codaconslombardia.it; numero verde 800 822 533).