Intervista al sindaco Federico Basile: un punto sul futuro di una città che vuol lasciarsi la pandemia alle spalle
Tornano le interviste con protagonisti gli amministratori del territorio siciliano. Protagonista di oggi è il sindaco di Messina e della sua Città Metropolitana Federico Basile, eletto primo cittadino il 16 giugno del 2022 e da poco anche componente del Comitato direttivo di Anci Sicilia.
Signor sindaco, l’undicesimo report Povertà curato dall’Osservatorio Caritas e presentato all’Università, la scorsa settimana, ha evidenziato un innalzamento del tasso di disoccupazione, in particolare fra i giovani e le donne del suo territorio. Quali iniziative intende intraprendere per sostenere queste fasce particolarmente disagiate della sua comunità?
“È doveroso sottolineare che il recente report Povertà curato dall’Osservatorio Caritas va analizzato nel contesto dell’attuale congiuntura storica, legata agli effetti sociali ed economici della pandemia che hanno ribaltato molti equilibri all’interno delle nostre vite. Se da un lato stiamo assistendo al progressivo venir meno dell’emergenza pandemica, dall’altro lato, tuttavia, proprio nel momento in cui gli effetti della pandemia stavano progressivamente riducendosi, una nuova criticità ha colpito i nostri vissuti quotidiani: la guerra in Ucraina, che ha prodotto una situazione di emergenza come mai si era vista nel continente europeo, perlomeno in tempi successivi al secondo conflitto mondiale. Questo tipo di situazione ha generato una serie di conseguenze misurabili non solamente sul piano umanitario, ma anche su quello del tenore di vita e delle condizioni socio-economiche delle famiglie dell’intero Paese. Fatta questa premessa, è chiaro l’impatto sui bilanci familiari dovuto all’aumento dei costi energetici, con particolare riguardo a quei nuclei a basso reddito o a reddito fisso, che non sono in grado di incrementare in tempi rapidi il volume delle proprie entrate economiche. Pertanto, trattandosi di un fenomeno che interessa molteplici entità territoriali, il problema non riguarda esclusivamente Messina. Anzi a tal proposito in merito alle iniziative che intendo intraprendere a sostegno no soltanto delle fasce più disagiate ma dell’intera mia comunità, ricordo che a dicembre dello scorso anno, a seguito del parere favorevole da parte della Cosfel al Piano assunzioni proposto dall’Esecutivo di Palazzo Zanca, abbiamo raggiunto un traguardo storico che ha consentito le procedure di avvio dei bandi per le assunzioni al Comune di Messina di 342 tra diplomati e laureati, da impiegare in diversi settori. Si tratta di un primo step in quanto complessivamente sono 616 i posti di lavoro da coprire entro il 2024. Inoltre evidenzio un’altra realtà per la città di Messina in termini di bacino occupazionale, e mi riferisco alle Società partecipate del Comune; basta pensare ai 1.790 posti di lavoro in vari profili professionali relative al bando 2022 dell’Azienda Speciale Messina Social City;il concorso 2023 bandito dalla Società in house providing MessinaServizi Bene Comune che offrirà un’opportunità lavorativa per varie figure professionali da impiegare nella gestione dei rifiuti; ed ancora l’Atm che già da due anni sta procedendo con selezioni per le figure più necessarie, come ad esempio gli autisti. Non è escluso che anche le altre partecipate da Amam, alla Patrimonio Spa e ArisMe abbiano necessità di potenziare l’organico. Ai concorsi si aggiungono poi i progetti relativi all’accreditamento del Comune di Messina presso Invitalia per servizi di consulenza e assistenza come previsto dal Dm del Ministero per la Coesione territoriale e Mezzogiorno per l’incentivo Resto al Sud; L’estate addosso, giunto già alla seconda edizione che prevede, appunto durante la stagione estiva, la selezione di giovani della comunità cittadina, che rientrano nella fascia di età 16-25 anni, finalizzato a favorire l’inclusione sociale ed economica dei ragazzi più svantaggiati fornendo loro elementi utili per l’inserimento nel mondo produttivo; Nido Famiglia-Mamme di giorno. Si tratta del cosiddetto modello Tagesmutter, un’esperienza innovativa di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e di sostegno all’occupazione femminile, al fine di garantire alle donne/mamme, anche straniere, l’opportunità di inserirsi o reinserirsi a pieno titolo nel mondo del lavoro anche da casa; ed ancora Percorsi nuovi di accompagnamento dell’abitare finalizzato a offrire ai soggetti residenti nelle aree oggetto di risanamento l’opportunità di percorsi lavorativi nell’ottica di garantire loro oltre la casa, anche migliori condizioni di vita. In conclusione, la mia visione di amministrare unitamente alla squadra dei miei Assessori che hanno continuato a portare avanti questi progetti, avviati dall’Amministrazione precedente con il sottoscritto in qualità di direttore generale, è quella di migliorare e implementare sempre più sia l’offerta dei servizi socio-educativi, al fine di favorire l’integrazione attiva delle persone in situazione di vulnerabilità, che valorizzare la nostra classe imprenditoriale, far crescere i nostri imprenditori per attrarre nuovi investimenti con adeguati servizi urbani e con mirate strategie di promozione del brand Messina”.
Ludopatia e dipendenza da internet sono in crescita soprattutto fra gli adolescenti che si affidano al gioco per compensare i tanti vuoti non colmati nella vita reale. Ha in itinere azioni e progetti a supporto degli adolescenti in difficoltà?
“Ludopatia e dipendenza da internet purtroppo, secondo recenti dati statistici sono fenomeni in forte aumento, soprattutto grazie alla facilità di iscrizione e accesso alle piattaforme web dedicate. Mi sento di sottolineare che siamo in un settore dove la funzione primaria spetta all’Asp e quindi ai Sert e ai Serd. Tuttavia, il Comune è sempre pronto a condividere percorsi sinergici interistituzionali offrendo il nostro supporto attraverso gli operatori della Messina Social City, i quali già si occupano delle molteplici situazioni di disagio che investono la sfera umana. Si tratta di una piaga sociale per la quale urge un intervento da parte del legislatore, anche se la regione Sicilia nel 2020 si è già dotata di una propria legge sul gioco d’azzardo. Ritengo sia importante creare una cabina di regia con Asp, enti e associazioni al fine di mettere in rete le iniziative necessarie per il contrasto al gioco d’azzardo, al Gap (Gioco d’azzardo patologico) e alla ludopatia, coinvolgendo anche il mondo della scuola. Sicuramente è l’ambito sul quale porre la massima attenzione e sul quale investire attivando percorsi paralleli a quelli di studio. È indispensabile combattere la povertà educativa per offrire ai ragazzi già nelle strutture scolastiche gli strumenti necessari per affrontare il futuro, esercitare i propri diritti, avere più opportunità di riscatto sociale ed economico. Le azioni passano dal potenziamento delle scuole, perché investire sull’istruzione e sulla formazione significa, ampliare le possibilità di entrare nel mondo del lavoro aspirando a posizioni lavorative per garantirsi maggiori introiti economici, meno precarietà e soddisfazione personale. Necessita non soltanto una ‘politica’ più mirata ad affrontare le molteplici cause del fenomeno, ma anche una crescita della solidarietà sociale, perché la sfiducia, l’apatia, talvolta, non consentono di affrontare attivamente i problemi e facilitano uno stile di vita passivo che può evolvere in modo problematico, fino a diventare una vera e propria dipendenza comportamentale”.
Il turismo non è un’attività che si può improvvisare ma necessita di una strategia chiara e definita. Cosa ha in programma per rafforzare la competitività del suo territorio come destinazione turistica?
“Per rafforzare la competitività del mio territorio come destinazione turistica intendo andare avanti secondo il motto del mio predecessore Cateno De Luca: Messina Bella, Protagonista e Produttiva. Bella, perché l’impegno è stato ed è quello di riportare Messina ai suoi antichi fasti e restituire alla Città quel ruolo di baricentro del Mediterraneo sotto il profilo socio economico. Il punto di partenza è stato il coinvolgimento di tutti gli attori e attrattori turistici per l’avvio del Brand Messina, ovvero Messina come meta del Turismo di prossimità. Quindi abbiamo messo in campo una serie di strategie orientate alla valorizzazione degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari, con particolare attenzione alla messa a sistema del nostro patrimonio fortificato come luoghi per la promozione culturale, turistica e ambientale del territorio. E ancora, il PalaCultura Antonello da Messina è diventato il nuovo attrattore culturale e turistico, al suo interno è stata istituita la mostra permanente della Vara e dei Giganti; il Teatro Immersivo; la saletta multimediale e la Pinacoteca Digitale del Progetto Le scalinate dell’arte; e ancora il Progetto triennale di circa 7 milioni euro denominato Messina Città della musica e dei grandi eventi, ovvero un sostegno alle piccole imprese e di rilancio dell’immagine della città attraverso la musica ed i grandi eventi come i concerti allo stadio San Filippo, Piazza Duomo ed all’arena di Villa Dante; la Fondazione Messenion, per essere protagonisti degli eventi culturali con una regia unica per la promozione e valorizzazione del nostro territorio e delle nostre eccellenze artistiche, musicali, culturali e teatrali. E ancora abbiamo lanciato la creazione del brand Messina, città di Antonello, un nuovo simbolo per promuovere l’immagine di Messina nel mondo e incentivare l’indotto turistico. Il marchio suggellerà il legame territoriale con il celebre artista di origine messinese, rappresentando insieme al portale web del turismo VisitMe, un nuovo biglietto da visita per attirare i turisti, grazie al quale il Comune di Messina si è dotato di una vetrina delle eccellenze del territorio con oltre 300 contenuti multimediali, percorsi, mappe e video dedicati alle bellezze artistiche e naturali della città,e in più una pagina dedicata alle Agenzie di viaggio che hanno aderito e alle guide turistiche regionali abilitate che offrirà adogni operatore la possibilità di utilizzarlo per veicolare la propria offerta e i propri servizi. Infine la candidatura di Messina a Capitale Italiana della Cultura 2026, un grande programma con il coinvolgimento di operatoriculturali, commerciali, imprenditori e istituzioni per garantire a Messina una vetrina internazionale delle sue bellezze epeculiarità storiche, artistiche e ambientali”.
La digitalizzazione è una delle principali sfide strategiche per le amministrazioni pubbliche. Come si sta attrezzando il suo Comune?
“In tema di digitalizzazione con grande soddisfazione la città di Messina ha scalato la classifica dei Comuni più digitali d’Italia, passando dalla 62esima posizione alla 28esima. A decretare la crescita della città dello Stretto nella ICity Rank 2022, lo scorso novembre, è stata la ricerca di Fpa società del gruppo Digital360. Pertanto, si può evincere da questo dato che la digitalizzazione è una delle strategie fondamentali di questa Amministrazione attraverso la predisposizione di procedure di dematerializzazione e digitalizzazione delle attività d’ufficio con l’attivazione del cosiddetto cassetto del cittadinoche prevede il rilascio telematico delle principali certificazioni in capo al comune e alle partecipate comunali e la possibilità di pagamento online di utenze, imposte e tributi tramite PagoPa. Questa piattaforma web è stata integrata da un’app che consente ai cittadini di segnalare i problemi della città e rimanere informati sul processo di risoluzione attivato dall’Amministrazione al fine di innescare un ciclo virtuoso in cui i cittadini si prendono cura del bene comune. La società Amam per esempio attraverso la piattaforma dedicata, eroga i servizi di allacci, volture, cessazioni, pagamenti, autoletture, situazioni contabili, richieste di rateizzazioni, piani di rientro, richiesta di cambio contatore. Tutto è gestibile comodamente da un Pc o da smartphone senza più bisogno di recarsi allo sportello dell’azienda. Altro aspetto su cui abbiamo investito è quello della comunicazione, con la diffusione di social media, app, open data, reti Wi-fi pubbliche e gratuite che hanno permesso di far crescere il settore digitale dell’Ente e farci conoscere”.
Le produzioni tipiche locali sono, quasi sempre, un volano per i territori. Quali sono i prodotti di punta dell’entroterra messinese?
“Tra le specialità tipiche del territorio messinese spiccano la focaccia e il pidone messinese, tra quelle del cibo da strada sicuramente il primo posto in assoluto spetta agli arancini messinesi; e poi la caponata, le doppiette di melanzane e la parmigiana. Relativamente ai primi piatti, maccheroni alla norma, il macco di fave, pasta con la mollica (pasta ca muddhica); pasta con le sarde; pasta con cavolfiore; pasta ‘ncaciata, spaghetti al tonno; e poi il pesce e i frutti di mare tra i quali, le cozze alla messinese, lo stoccafisso e il baccalà, la ghiotta di pescespada o di pescestocco, le costardelle fritte, le crespelle di neonata. Quanto alla carne, le tipiche braciolettine, la carne infornata e l’agnello, per poi passare al dolce settore nel quale la regina delle estati è sempre la freschissima granita messinese, che proprio in questo territorio ha visto l’origine della granita al caffè, rigorosamente da gustare con la panna appena montata e con l’immancabile brioche con ‘tuppo’, il bianco e nero, i cannoli, i balò di ricotta, la classica pignolata, e altri ancora. Tra questi prodotti quelli più rappresentativi diventeranno ufficialmente messinesi in quanto anche Messina si doterà della Denominazione comunale di origine. Il marchio DeCo sarà fondamentale per promuovere i prodotti tipici locali. È il progetto ambizioso di questa Amministrazione per supportare l’enogastronomia e i produttori del territorio messinese”.
Intervista a cura di Enza Bruno
addetto stampa Anci Sicilia