Il giro d’affari del turismo Lgbtq+ in Europa è stato di 43 miliardi di dollari nel 2021, sicuramente in calo rispetto ai 75 miliardi del 2019 ma meno di altri segmenti turistici. Bisogna anche considerare che il 54% di quelli che hanno viaggiato assicurano che torneranno a farlo nel 2022 e nel 12% dei casi pensano di incrementare il proprio budget dedicato. E’ uno dei dati che emerge dall’osservatorio Aitgl, Ente Italiano per il turismo Lgbtq+, presentato in occasione degli Stati generali del turismo Lgbtq+ che si tengono oggi a Milano.
I viaggiatori Lgbtq+ sono il 12% della popolazione adulta europea con un’alta concentrazione nella fascia 25-44 anni anche se la fascia 18-24 è in costante aumento. Più del 50% di questi convive con il proprio partner o è sposato, mentre il 21% si dichiara single. Il 18,9% ha un reddito annuo sotto i 18.000 euro, il 32% tra i 18.000 e i 35.000 euro, il 20,6% tra i 36000 e i 58000 euro, il 10,5% tra i 59.000 e gli 85.000 euro.
La scelta della destinazione ricade su tre aspetti ritenuti fondamentali: al primo posto sicuramente l’apertura della stessa alle tematiche del Diversity & Inclusion, ovvero quanto sia o meno Lgbtq+ Friendly (50%), a seguire il livello di cura e pulizia (44.7%) e la facilità di accesso ai servizi medici e sanitari (42%). Quest’ultimo dato ci fa capire come la pandemia abbia in qualche modo influenzato il viaggiatore di oggi nelle sue valutazioni di scelta di una meta turistica.
Il turismo responsabile è parte integrante delle scelte dei turisti Lgbtq+ europei. I tedeschi, ad esempio, durante le loro vacanze prediligono la scelta del trasporto ferroviario a quello aereo, nonché di alloggi ecosostenibili e il sostegno alla comunità locale.
I viaggiatori italiani, ad esempio, attuano durante la vacanza anche azioni responsabili come prendere parte ad un’esperienza in una comunità rurale o locale e sostenendo progetti per la conservazione dell’ambiente. Per quanto riguarda la ricettività scopriamo che sono cresciuti maggiormente di popolarità gli agriturismi (+155%), alloggi moderni o di design (+104%) e ville/appartamenti di lusso (+85%). A parte le classiche vacanze di relax al mare o al sole, questo target nel 2021 si è dimostrato molto più attratto dai viaggi che contemplano una sorta di attività di volontariato (+133%) rispetto all’anno precedente. Avanti nella classifica crescono anche le vacanze all’insegna del golf (+117%) e per quelle che offrono esperienze gastronomiche (+75%).
Nell’immaginario del turista Lgbtq+ l’Italia è in cima alla classifica dei desideri seguita da Spagna e Isole Canarie e Germania. Nella realtà, tuttavia, l’Italia è al sesto posto tra le mete che offrono la migliore esperienza turistica Lgbtq+, dopo Spagna – Germania – Olanda – Francia e Uk. Nonostante questo bisogna ricordare che l’Italia si trovava in nona posizione per la comunità Lgbtq+ e non rientrava nella top ten delle mete che offrono i migliori eventi e festival Lgbtq+. “Questo testimonia che Aitgl ha fatto enormi passi in avanti in questi ultimi anni – afferma Alessio Virgili, presidente dell’Ente Italiano per il turismo Lgbtq+ – e mi auguro che la Convention Iglta 2022 di Milano porti l’Italia in cima alla classifica”.