Turismo, il traghetto Cagliari-Palermo costretto a tornare per prendere a bordo dei minorenni - QdS

Turismo, il traghetto Cagliari-Palermo costretto a tornare per prendere a bordo dei minorenni

redazione

Turismo, il traghetto Cagliari-Palermo costretto a tornare per prendere a bordo dei minorenni

lunedì 05 Agosto 2019

La nave, della Tirrenia, ha fatto dietro front dopo tre ore di navigazione. Il pullman e i documenti di un gruppo di venticinque minorenni francesi erano a bordo, mentre i ragazzi, senza carte di riconoscimento, non erano stati fatti salire sulla nave. All'annuncio che si tornava a Cagliari è scoppiata la rabbia dei passeggeri. Il traghetto è giunto in Sicilia con quattro ore di ritardo sul previsto

Il pullman sul traghetto, con a bordo i loro documenti, ma venticinque ragazzini francesi, adolescenti minorenni, e il loro accompagnatore a terra.

E’ la disavventura di alcuni giovanissimi turisti che a Cagliari non sono potuti salire sul traghetto Ariadne in partenza alle 19,30 perchè i loro documenti di viaggio erano sul bus, già imbarcato.

Così il traghetto è partito per Palermo senza di loro salvo poi, dopo una riunione dei dirigenti della Tirrenia, fare marcia indietro dopo tre ore di navigazione per andare a prenderli al molo.

Una decisione presa anche per non lasciare dei minorenni anche solo per una notte senza documenti cosa che gli avrebbe impedito di pernottare in hotel e ripartire poi con un aereo o un altro traghetto.

Così la nave alla fine è ritornata a Cagliari, ha imbarcato i ragazzini ed è ripartita dopo la mezzanotte diretta a Palermo.

La decisione di invertire la marcia per recuperare i ragazzini e l’adulto che viaggiava con loro non è piaciuta ai passeggeri dell’Ariadne.

“E’ stato un viaggio da incubo – ha raccontato uno dei viaggiatori -, siamo sbarcati a Palermo con quattro ore di ritardo e a bordo si è rischiata la sommossa quando l’altoparlante ha annunciato che dopo tre ore di navigazione si tornava a Cagliari per prendere dei ritardatari rimasti a terra, senza nemmeno dire che si trattava di ragazzi minorenni”.

“Siamo rimasti tutti sgomenti: per 25 ragazzini non si possono stravolgere i programmi di centinaia di altre persone”.

Quanto ai ritardatari, sul molo c’erano tre auto della Polizia che, secondo quanto è stato riferito, sono stati fatti salire sul traghetto evitando che venissero a contatto con gli altri passeggeri imbufaliti.

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