“The Best of western Sicily”: dalle bellezze naturali al cous cous - QdS

“The Best of western Sicily”: dalle bellezze naturali al cous cous

redazione

“The Best of western Sicily”: dalle bellezze naturali al cous cous

martedì 19 Aprile 2022

La Sicilia occidentale sfodera le sue armi migliori e presenta alla Bit di Milano i progetti per “farsi conoscere”: mare, eventi, beni culturali e tradizioni culinarie

Le strategie turistiche dei partner del progetto ‘The Best of western Sicily’ sono state al centro della Bit, la Borsa internazionale del turismo, appuntamento del settore in Italia con oltre 46mila visitatori, 15mila buyer provenienti da 79 Paesi e quasi 15mila incontri conclusi nell’ultima edizione, a Fiera Milano city.

Tredici partner insieme (i Comuni di Marsala, Partanna, Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo, Erice, Pantelleria, Salemi, Alcamo, Castelvetrano, Contessa Entellina, Favignana-Isole Egadi insieme a Liberty Lines e Federalberghi Trapani) promuovono in fiera il meglio della Sicilia Occidentale all’interno di un’unica area espositiva di circa 150 mq realizzata e progettata dall’agenzia Feedback di Palermo in collaborazione con Telesud di Trapani.

Il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, ha parlato dei punti di forza del panorama turistico: dal sistema museale agli scavi archeologici di Mokarta, Monte Polizzo e San Miceli dove si tornerà a scavare con le università americane, ma anche degli eventi che animeranno il territorio, dalla sagra della busiata al festival Welcome back Tony Scott, fino al cartellone di eventi estivi con due rappresentazioni di Segesta che faranno tappa a Salemi.

“Abbiamo lavorato molto – ha detto Venuti – nella riqualificazione di spazi all’interno dell’antico centro e nell’ideazione di attività culturali per rilanciare le tradizioni attraverso il turismo esperienziale e l’enogastronomia a chilometro zero, tutti ingredienti che, messi a sistema, danno vita a un’offerta turistica formidabile”. Proprio qualche giorno fa il sindaco Venuti ha inaugurato a New York uno spazio dedicato agli oltre 55mila film di cinema indipendente donati al Comune dall’imprenditore coreano Youngman Kim che sono stati tutti digitalizzati: un archivio che sarà disponibile anche, la prossima estate, a Salemi.

Tra i progetti messi in campo anche “Riabitare Alicia”, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino, che mira alla valorizzazione della qualità architettonica e paesaggistica della città antica per la creazione di un’accoglienza inclusiva e diversificata, della promozione del turismo sostenibile, del sostegno alle politiche di sviluppo sociale, culturale ed economico per la comunità locale, e il progetto Bauhaus le cui risorse saranno indirizzate a conciliare sostenibilità, stile e inclusione.

Favignana, Levanzo e Marettimo – ha detto Francesco Forgione, sindaco di Favignana-Isole Egadi – ormai sono una meta turistica per migliaia di persone da tutta Italia ed Europa per un turismo di qualità di natura, sole e mare, ma anche il cuore pulsante dell’identità del Mediterraneo in un’offerta non solo naturalistica e ambientale ma anche culturale. Chi sceglie le Egadi ha la possibilità di vivere non solo fondali da sogno, acqua cristallina e itinerari di trekking che sono un appuntamento fisso per turisti appassionati, ma anche la cultura, la storia e la memoria del Mediterraneo e i sapori della cucina marinara che fanno parte della nostra identità. Abbiamo inaugurato nuova mostra allo stabilimento Florio sul mare, i ‘Mostri e i rostri’. Proprio quest’inverno siamo riusciti a recuperare l’ultimo rostro, emerso grazie lavoro nostri archeologi marini in collaborazione con l’Amp, e un altro rostro recuperato è stato portato al Castello di punta Troia a Marettimo e un altro andrà a Levanzo”.

La sinergia tra territori ha dato vita al progetto “Mediterranea” che coinvolge i Comuni di Marsala, Favignana – Isole Egadi e San Vito Lo Capo, un cartellone di eventi e itinerari esperienziali dedicati alla secolare tradizione della “Dieta mediterranea” – iscritta dall’Unesco nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità – intesa non soltanto come un regime alimentare sano ma quale modello di accoglienza e socializzazione, che ‘alimenta’ il dialogo interculturale. Le iniziative, in programma a settembre, avranno come filo conduttore le eccellenze enogastronomiche dei tre territori: il vino di Marsala, celebrato dal ‘Marsala Wine Festival’, il grano di San Vito Lo Capo celebrato dal Cous Cous Fest e il tonno di Favignana celebrato dal ‘Tuna Fest’.

Mare, eventi e turismo outdoor sono le direttrici dello sviluppo turistico del Comune di San Vito Lo Capo. “Un cartellone di eventi che parte già ad aprile – ha detto il vicesindaco Franco Valenza – con Tutto sport e si conclude a ottobre per valorizzare le potenzialità del nostro territorio e lanciare la stagione degli sport outdoor che va da ottobre fino ad aprile-maggio. Crediamo che la vocazione turistica vada in questa direzione e abbiamo programmato tante attività che fungeranno da attrattori per vivere, attraverso lo sport, le bellezze naturali che San Vito Lo Capo offre tutto l’anno. A maggio l’atteso ritorno del Festival internazionale degli aquiloni e, a settembre, il venticinquennale del Cous Cous Fest che metterà in scena un’edizione speciale”.

Paolo Marchi, che guiderà le giurie di esperti che assaggeranno i piatti in gara a San Vito Lo Capo, ha lanciato le selezioni per il Campionato italiano di cous cous promosso da Conad, al quale quest’anno potranno partecipare oltre agli chef professionisti anche studenti dell’alberghiero cui è dedicato il Next Generation Student Contest. Massimo Bonelli, ceo di iCompany, che curerà la direzione artistica del festival, ha presentato il primo nome del programma musicale del festival: il cantautore Eugenio Bennato, in tour in Italia in questi giorni con il ‘W chi non conta niente tour’, che porta in scena i classici che hanno segnato la sua quarantennale carriera, e i nuovi lavori ispirati alle tematiche attualissime dell’integrazione e della valorizzazione delle identità mediterranee e del sud del mondo, temi in linea con la filosofia del festival.

Si chiama le “Strade del tonno rosso di Sicilia” il progetto per la valorizzazione dei territori e le attività legate al tonno rosso, presentato da Leonardo Catagnano, dirigente del Dipartimento pesca mediterranea della Regione Siciliana, che mira allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio e delle attività commerciali che insistono nelle aree storicamente interessate dalla pesca del tonno rosso: nasceranno due itinerari, uno in provincia di Trapani e l’altro in quella di Siracusa, che metteranno in rete tutte le attività culturali, turistiche e di pesca inerenti il tonno rosso.

Città da vivere in ogni stagione, Marsala propone annualmente un programma di iniziative istituzionali che comprende le rappresentazioni della Settimana Santa, le Manifestazioni Garibaldine e l’Estate Lilibetana, illustrato dal sindaco Massimo Grillo. “Quest’anno la nostra offerta turistica si presenta in maniera completa, mette insieme partner pubblici e privati – ha detto Grillo – e per la prima volta si avvale di un catalogo digitale che coinvolge gli operatori turistici del territorio nella realizzazione di nuovi itinerari di viaggio e promuove anche alcuni degli eventi del territorio come il Marsala kitefest allo Stagnone, il Mare colore dei libri nella storica Villa Cavallotti e ‘A scurata, cunti e canti al calar del sole’ alle saline”.

E ancora, la perla nera del Mediterraneo, Pantelleria. “Natura, benessere, storia, bellezza e gusto – ha sottolineato Maurizio Caldo, vicesindaco di Pantelleria – sono tutti ingredienti di un’isola che riesce a coniugare terra e mare in maniera esemplare: oltre al mare mozzafiato, si possono visitare le preziose testimonianze del passato e le cime boscose di Montagna grande, un entroterra ricco, ricamato da viti ad alberello e muretti a secco, entrambi patrimonio Unesco. L’isola unisce ai piaceri del paesaggio e dell’esplorazione, del trekking e degli sport, la meraviglia di una vacanza benessere grazie al passato vulcanico dell’isola. Infine, ma non ultimi, i suoi prodotti tipici come il cappero e l’origano che crescono spontanei e il meraviglioso passito famoso nel mondo”.

Un modo tutto nuovo di vivere e conoscere la “Terra dei Florio”: un viaggio nella bellezza tra arte, enogastronomia e tradizioni

Un modo nuovo di vivere e conoscere la ‘Terra dei Florio’, un percorso che – attraverso i luoghi e le bellezze naturali, culturali ed artistiche della Sicilia Occidentale, i suoi prodotti enogastronomici e le sue tradizioni più autentiche – permette di ripercorrere le tappe di una famiglia che tra l’Ottocento e l’inizio del Novecento ha segnato in modo indelebile la storia dell’isola.
Il percorso ‘Terra dei Florio’ è stato illustrato alla Bit di Milano da narratori d’eccezione: Stefania Auci, scrittrice e autrice dei best seller ‘I leoni di Sicilia’ e ‘L’inverno dei leoni’, Luigi Biondo, architetto ed esperto di restauro, Francesco Melia, storico siciliano, e lo chef Peppe Giuffrè. A moderare è stato il giornalista di ‘Le Guide di Repubblica’ Mario Luongo.

“Questa iniziativa – ha detto Rosalia D’Alì, presidente della Fondazione Distretto Turistico Sicilia Occidentale – mira a far conoscere la destinazione West of Sicily come ‘Terra dei Florio’, ma intende soprattutto offrire ai tour operator ed ai visitatori nazionali e internazionali della Bit una proposta che potrà avere importanti ricadute sul nostro territorio”.

Un territorio che abbraccia Buseto Palizzolo, Gibellina, Mazara del Vallo, Paceco, Trapani, Valderice, Custonaci, Salemi, San Vito lo Capo, Castellammare del Golfo, Erice, Favignana, Marsala. E che è in grado di offrire prodotto di alta qualità, dagli olii D.O.P. Valli Trapanesi, Valle del Belice e Val di Mazara al tonno rosso e suoi derivati; dai latticini a base di latte di pecora – presidio Slow Food – ai dolci conventuali e a base di mandorla; dalle erbe aromatiche e odorose ai capperi; dal pane prodotto con farine di grani antichi al sale marino, raccolto e lavorato artigianalmente (tutti ingredienti elaborati e preparati dallo chef Peppe Giuffrè nel corso della presentazione).

“Il lavoro della Fondazione Distretto Sicilia Occidentale con la destinazione West of Sicily è prezioso e siamo ben lieti di valorizzarlo attraverso lo spazio espositivo alla Bit- ha detto l’assessore regionale al Turismo della Regione Siciliana Manlio Messina – è importante abbracciare i progetti delle Dmo (Destination Management Organization) che compongono il nostro territorio, in un’ottica di promozione turistica che ben si coniuga a See Sicily, il progetto che consiste in un pacchetto di servizi per chi pernotta in Sicilia e che comprende, tra l’altro, una notte gratis per ogni tre di soggiorno”.

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