Scoperti oltre 50 dipendenti, quasi tutti richiedenti asilo, gravemente sfruttati da una società agroalimentare
Turni di 12 ore e ferie proibite. Perquisizioni a Fermo nei locali aziendali e nelle abitazioni degli indagati in un procedimento per caporalato che vedrebbe oltre 50 dipendenti, quasi tutti richiedenti asilo, gravemente sfruttati da una società agroalimentare. Il blitz dei finanzieri è scattato nei confronti di una società della Provincia, dopo la denuncia di un ex dipendente extracomunitario licenziato per essersi recato al Pronto Soccorso a causa di un grave infortunio verificatosi durante le ore lavorative.
I militari, dopo aver approfondito la situazione del lavoratore e di altri dipendenti ed ex dipendenti dell’azienda, si sono accorti che emergeva una situazione di grave sfruttamento dell’attività lavorativa prestata e che le ingiuste condizioni di assunzione erano imposte dal datore di lavoro e dal presunto caporale approfittandosi dello stato di bisogno in cui versavano i lavoratori, quasi tutti stranieri ed entrati in Italia quali richiedenti asilo politico.