Inail, lavoro e sicurezza

Tutela della sicurezza negli spazi confinati, così la prevenzione può salvare numerose vite

Più 4,2% degli infortuni sul lavoro in Sicilia, con una percentuale che si suddivide pressoché equamente per i settori coinvolti di industria e servizi (+4%), settore per conto dello Stato (+3,6%) e agricoltura (+8%). Più 22,6%, invece, quelli verificatisi nel tragitto casa-lavoro-casa. In forte aumento anche le denunce per malattie professionali registrate per problemi al sistema respiratorio (+22,3%) e a quello uditivo (+31,4%), con Messina prima provincia della Sicilia.

Infortuni sul lavoro registrati nei primi quattro mesi dell’anno

Non è un caso che tutti questi numeri, relativi al Report degli infortuni sul lavoro registrati nei primi quattro mesi dell’anno, siano stati sviscerati durante la presentazione del tour regionale sulla sicurezza negli spazi confinati in Sicilia. Tre tappe: Messina, Catania e ieri Palermo con l’obiettivo di formare oltre duecento lavoratori per l’utilizzo di un sistema di sicurezza che possa evitare nuove morti bianche.

Solo in Sicilia, da inizio anno, sono già 13 quelle registrate. Prendendo poi in considerazione le tre principali province siciliane, a Catania il numero maggiore di denunce di infortunio sul lavoro (2.361, il 27,5% del totale regionale); poi Palermo (1.955, 22,8%) e infine Messina (970, 11,3%). L’obiettivo del sistema di sicurezza proposto da Inail e già brevettato in Italia, Stati Uniti, Canada, Cina e Russia, è quello dell’assistenza a operai rimasti coinvolti in fuoriuscite di gas o bloccati in spazi confinati.

A illustrare l’iniziativa l’ingegnere responsabile del progetto, Luciano Di Donato, che tiene a parlare di “salvataggio e non di recupero, che avviene in casi infausti”. Per Di Donato “questo strumento consentirà di intervenire con maggiore prontezza, evitando il ripetersi di casi come quelli di Mineo e Casteldaccia. Le aziende che possono essere interessate per l’utilizzo di questi sistemi sono quelle operanti nel settore metalmeccanico, in quello vitivinicolo o in quello della depurazione delle acque e della pulizia delle fognature, per fare degli esempi concreti. La diffusione del fenomeno è realmente molto, molto importante”.

In crescita infortuni e morti bianche in Italia

Dati alla mano, sembra inarrestabile il trend nazionale di crescita degli infortuni sul lavoro e delle morti bianche: già 268 in tutto il Paese a fronte delle 264 registrate nello stesso arco temporale del 2023. Nel triennio 2020–2022, gli infortuni sul lavoro avvenuti in Sicilia all’interno di dispositivi di stoccaggio, imballaggio, silos, serbatoi, cisterne e vasche sono stati ben 45. Proprio su quest’ultimo dato si tenterà di intervenire con questo simulatore itinerante, per formare nuovi operatori in grado di utilizzare il sistema di salvataggio di primo soccorso nelle aziende.

“Abbiamo realizzato un sistema – ha spiegato Di Donato – che consente ai lavoratori di ritrovarsi in un ambiente confinato, nel quale si verifica un caso sospetto di inquinamento. Se non autorizzati e formati a dovere dal proprio datore di lavoro diffidiamo dall’utilizzo di queste tecniche. Lavoriamo in una logica di prevenzione: se i lavoratori hanno compreso la difficoltà del salvataggio di un loro collega, i tempi necessari per l’intervento e la fatica di gestire questa attività nelle condizioni di stress, immaginiamo possano operare di default e prestare massima attenzione”.

Proprio il tema del rispetto della sicurezza sul posto di lavoro è uno di quelli su cui intende focalizzarsi questo tipo di esercitazione, che è stata condotta a Messina, mediante l’intervento di alcune squadre dei Vigili del Fuoco, con il tentativo di salvataggio di un operaio rimasto bloccato all’interno di uno spazio confinato.

“Gli operai – ha concluso Di Donato – non devono entrare in spazi confinati se prima non hanno eseguito tutte le azioni necessarie per poter entrare in sicurezza. La prevenzione è un fenomeno silenzioso, ma che salva le vite degli operai”.